Dagorà SA e Loomish: esempi virtuosi di e-commerce

Recentemente abbiamo parlato di NetComm Suisse, costituisce uno dei più dinamici team attivi nelle quattro regioni linguistiche della Confederazione nel campo del coordinamento strategico delle attività di e-commerce ovvero delle vendite tramite internet.

Tra le aziende affiliate, ci sono Dagorà SA e Loomish SA.

Iniziamo dalla prima: Loomish è una investment management company per società innovative di recente costituzione ed attive nei settori moda, alimentari, turismo e design. Grazie ad incontri con selezionati investitori istituzionali, Loomish guida al definitivo consolidamento operativo le start-up che hanno già superato la iniziale fase di lancio.

Affinché tutte le iniziative di scouting e ricerca di NetComm Suisse poi si realizzino anche in concreto, interviene la più recente delle aziende del gruppo, Dagorà, che offre spazi di lavoro agli imprenditori per sviluppare le loro idee in modo creativo. Come? Favorendo il co-working, cioè la coabitazione creativa fra aziende, marchi e start-up, in un medesimo spazio fisico di lavoro per realizzare progetti imprenditoriali in modo immediato e digitale.

Avete l’impressione che quello che state leggendo sia solo teoria ? E allora facciamo un esempio pratico; anzi, meglio: facciamone due.

Per l’azienda svizzera Bally, attiva da oltre 160 anni nel settore calzature, borse, abbigliamento ed accessori, grazie ad una indagine ed analisi digitali, Loomish ha predisposto tutta una serie di proposte merceologiche innovative, sino ad arrivare alla “predictive analisys”: la pianificazione ottimale della produzione per limitare invenduti e resi di merce. L’argomento è di sicuro interesse non solo da un punto di vista economico, ma anche in termini di sostenibilità, dato che Bally ha aderito al Fashion Pact promosso dal presidente Emmanuel Macron all’ultimo vertice dei G7 di Biarritz affinchè i colossi della moda francese moderino l’impatto ambientale delle loro produzioni.

Altro esempio: recentemente Dagorà ha curato l’arrivo nella Confederazione del gruppo Jakala, colosso italiano da 200 milioni di euro di fatturato e già presente in 12 paesi, specializzato nel MarTech, la combinazione di marketing e tecnologia informatica nei programmi di engagement, fidelizzazione e incentive dei consumatori. Per i non addetti ai lavori, si tratta del rovescio della medaglia della ottimizzazione produttiva che abbiamo segnalato poco fa: anche per la grande distribuzione ed il pubblico che si reca alla cassa è importante che la merce sia adeguata ai gusti del consumatore e che quest’ultimo oltre la tradizionale ricerca del miglior prezzo sia anche convinto del proprio acquisto tanto da continuare a rivolgersi alla stessa azienda.

Per noi semplici ed ignari clienti tutto questo già si traduce nella tradizionale raccolta punti per avere offerte esclusive, premi o sconti: è la procedura che attiviamo ogni volta che mostriamo una carta-fedeltà dopo aver fatto i nostri acquisti.

Un’ultima osservazione. Attirate dalle attività del gruppo NetComm Suisse, presso gli spazi dei co-working proposti da Dagorà, in Ticino ha aperto i suoi uffici uno dei leader mondiali nei servizi alla consulenza per le aziende, e presenza costante nella graduatoria Global Fortune delle prime 500 multinazionali internazionali per fatturato. Si tratta del gruppo Accenture, già Andersen Consulting, il cui Digital Commerce Director, Francesco De Maria, riassume così i suoi obiettivi: “La trasformazione digitale delle aziende non implica solo una gestione della tecnologia, ma anche di tutta la dimensione delle interazioni coi clienti per creare nuove esperienze”.

È proprio quest’ultima la parola che collega la filosofia operativa di NetComm Suisse, il mondo della industria, il marketing, e le loro relazioni con i consumatori: “esperienza”.

Oggi la digitalizzazione consente ai protagonisti del mercato nuove forme di coabitazione e dialogo, in uno spazio tutto nuovo: quello tecnologico, informatico, virtuale.

Il gruppo NetComm Suisse quindi rappresenta un modello operativo che, con una organizzazione verticale, proprio grazie alla digitalizzazione riesce a tradurre “il dire” in “fare”, per evolvere subito dopo in “fare impresa” e poi immediatamente procedere alla distribuzione del prodotto su scala internazionale ed infine alla analisi delle esperienze derivanti dagli acquisti lungo tutta la filiera commerciale: consulenza, marketing, produzione, distribuzione, logistica, analisi di mercato. Sino a raggiungere, ultimo ma non ultimo, sua maestà il consumatore.

 

Adeguiamoci: quando si parla di digitalizzazione al servizio della industria si intende proprio questo, che sarà il modo di lavorare del futuro.

E le sinergie tra NetComm Suisse, associazione svizzera ma dal cuore italiano, e le sue due società-partner Loomish S.A. e Dagorà S.A., ricorda che oggi questo futuro non solo è un obiettivo possibile: ma è stato raggiunto ed è già operativo.

 

 

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