E’ ora di muoversi

Di Cristina Penco

L’attività fisica migliora la salute e allunga la vita. Dovrebbe essere, quindi, una fonte di benessere e contentezza, eppure per molti è ancora legata a un dovere opprimente. Tanto che non sono certo pochi quelli che faticano a essere costanti, rinunciano o, addirittura, non iniziano nemmeno ad “accennare i primi passi”, letteralmente. Sapevate che, in Svizzera, la sedentarietà provoca ogni anno almeno 2.900 decessi prematuri? Si parla anche di 2,1 milioni di casi di malattie e di costi sanitari diretti pari a 2,4 miliardi di franchi. È il quadro tracciato da Hepa (Health-Enhancing Physical Activity) che riunisce aziende, istituzioni e organizzazioni del territorio elvetico in un impegno comune in favore della promozione della salute attraverso il movimento e lo sport. Anche in Italia, tuttavia, la situazione non è migliore: gli ultimi dati Istat disponibili in merito parlano di oltre 23 milioni di cittadini che a una rigenerante passeggiata all’aperto preferiscono un dolce far niente su poltrone e divani. Non è solo una questione di salute individuale: muoversi e incontrare altre persone significa contribuire a costruire e mantenere vivo il tessuto sociale di una comunità.
Nel suo testo di recente pubblicazione, La gioia di muoversi. Come l’esercizio fisico aiuta a trovare la felicità, la speranza e il coraggio (Giunti Editore), Kelly McGonigal ci mostra come il movimento si intrecci con alcune emozioni positive fondamentali per l’essere umano, quali la realizzazione di sé e la capacità di connettersi con gli altri. L’autrice ci svela perché sia un potente antidoto alle moderne epidemie di depressione, ansia e solitudine. La lettura è resa più interessante e curiosa grazie alle storie vere di persone che hanno trovato un senso di appagamento e di appartenenza proprio correndo, camminando, ballando, nuotando e sollevando pesi. Sono illustrati esempi che arrivano dal mondo intero: dalla Tanzania dove vivono gli Hadza, una delle ultime tribù di cacciatori-raccoglitori del pianeta attorno al lago Eyasi, dalla Juilliard School di New York dove si tengono lezioni di ballo per persone malate di Parkinson, dalle strade di Londra dove gruppi di volontari abbinano l’esercizio fisico a lavori socialmente utili, dai deserti più remoti dove ci sono atleti che si spingono oltre i limiti della resistenza umana. Un testo innovativo, quello di McGonigal, in cui il rigore scientifico è vivacizzato da uno stile narrativo fresco e scorrevole. Una guida che si propone di dimostrare perché il movimento sia parte integrante sia della nostra felicità che della natura umana.


L’attività fisica ci fornisce piacere, aiuta a plasmare la nostra identità, ci dà sollievo. Ma trasmette anche un importante senso di appartenenza, diventando così un’occasione per “celebrare la vita” a livello collettivo, in tanti modi diversi a seconda dei contesti. Mentre ci muoviamo, il nostro cervello riceve feedback dai muscoli, dalle articolazioni e dall’orecchio interno su ciò che il corpo sta facendo. Allo stesso tempo, la nostra mente può vedere altri che eseguono i nostri stessi movimenti in parallelo: insegnanti, allenatori, compagni di squadra, estranei con i quali condividiamo una passione comune. Quando questi input arrivano contemporaneamente, i neuroni li collegano in un’unica e unitaria percezione.
Per parafrasare McGonigal, dalla leggiadria della danza all’allenamento intensivo dell’ultra-endurance passando attraverso altre molteplici discipline, in realtà è tutto un susseguirsi di immagini di persistenza, coraggio, unione, condivisione. Sentimenti di fronte ai quali il proprio cuore si gonfia e “si eleva”. «Ecco che cos’è la speranza», conclude l’autrice.
La versione italiana de La gioia di muoversi presenta una prefazione curata da Filippo Ongaro, ex medico degli astronauti ESA (dal 2000 al 2007), coach e autore. Quest’ultimo sottolinea come, partendo dalla sua professione di psicologa, McGonigal evidenzi per l’appunto non solo i benefici fisici dell’attività fisica, ma anche quelli psichici ed emotivi. Grazie alla sua profonda conoscenza dei meccanismi psicofisiologici, rimarca ancora Ongaro, l’esperta americana può aiutare il lettore a rendere il proprio approccio al movimento più naturale e piacevole, supportato da una motivazione più intensa e spontanea.

L’autrice

Kelly McGonigal
Psicologa della salute, docente all’Università di Stanford University e divulgatrice scientifica pluripremiata, Kelly McGonigal è autrice dei best seller internazionali La forza di volontà, Il lato positivo dello stress e Yoga for Pain Relief. Come leader nel campo dello “science help”, si occupa di tradurre le più recenti ricerche in ambito psicologico, neuropsicologico e medico in strategie pratiche per la salute, la felicità e il successo personale. I suoi lavori sono stati pubblicati in ventotto lingue. Dal 2002 insegna danza, yoga ed esercizi di gruppo nella Baia di San Francisco. È da sempre sostenitrice dell’auto-compassione e della consapevolezza.

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