INPS, in pensione con Quota 100

Buon giorno,

sono un cittadino italiano, ho 62 anni e prima di trasferirmi in Svizzera ho lavorato in Italia per un lungo periodo. Visto che sono a conoscenza del fatto che è possibile accedere alla pensione INPS utilizzando la contribuzione versata anche in paesi diversi con la presente vi chiedo delle informazioni in merito alla cosidetta pensione quota 100 di cui ho sentito parlare in televisione. Ringraziandovi per l’attenzione vi porgo cordiali saluti. Filippo

Egregio Signore,
la quota 100 è una misura adottata dal Governo italiano per permettere ai lavoratori di  poter accedere alla pensione con requisiti inferiori rispetto a quanto stabilito dalla ormai famosa Riforma Fornero entrata in vigore nel 2012.
Operativa dal 2019, in via sperimentale al momento fino al 31.12.2021, la quota 100 consente l’uscita anticipata dal mondo del lavoro per tutti coloro che raggiungono contemporaneamente due requisiti,  almeno 38 anni di contributi con un’età anagrafica minima di 62 anni.
Alla luce di ciò un lavoratore che avesse perfezionato il requisito contributivo di 40 anni e un’ età di 60 dovrebbe attendere comunque il compimento dei 62 anni di età.
Ai fini del raggiungimento dei 38 anni di contributi è valida la contribuzione a qualsiasi titolo accreditata in favore dell’assicurato, fermo restando, per i lavoratori del settore privato, il possesso di almeno 35 anni di contribuzione effettiva con l’esclusione dei periodi di disoccupazione,  malattia e all’estero anche di periodi di contribuzione per residenza.
La quota 100 vede il ritorno inoltre ad un sistema di finestre mobili con un periodo di attesa dal conseguimento del diritto e l’effettivo accesso alla pensione e del divieto di cumulo tra reddito da lavoro e pensione fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia.
Praticamente chi sceglie di accedere a questo tipo di pensione, a differenza di altre prestazioni previste dall’ordinamento italiano dove viene richiesta solo la cessazione del lavoro dipendente nel mese di decorrenza, deve cessare ogni attività lavorativa che non può riprendere se non al compimento dell’età pensionabile di vecchiaia attualmente fissata per uomini e donne a 67 anni.
La quota 100 è pertanto un’ opportunità che però per lei che abita in Svizzera è da valutare, visto che viene richiesta la cessazione di ogni attività lavorativa. 
Per approfondimenti le sedi del Patronato ACLI presenti in Svizzera sono a disposizione per la verifica dei requisiti contributivi e l’inoltro all’INPS delle richieste di pensionamento.

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