Lavoro e tutele, a Basilea un Referendum Day per gli italiani all’estero

Le firme saranno raccolte presso la Casa dei Sindacati della cittadina svizzera per un’occupazione più sicura e ben retribuita. Appuntamento il 15 giugno 2024

La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) ha lanciato una campagna per coinvolgere i cittadini italiani residenti all’estero (più di 5 milioni nel mondo, 3 in Europa) nelle votazioni popolari che puntano a ristabilire una legislazione del lavoro che garantisca dignità e sicurezza occupazionale.

Nello specifico, la CGIL ha presentato quattro referendum abrogativi per cancellare alcune delle leggi che in questi anni hanno reso il lavoro precario e indebolito le persone che hanno bisogno di lavorare per vivere. Il sindacato, dunque, invita a unirsi alla campagna referendaria e difendere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici.

A tal proposito sabato 15 giugno 2024, a Basilea, dalle ore 15 alle ore 18, si terrà una raccolta firma in Rebgasse 1, 4058 Basel (Casa dei Sindacati). Sarà sufficiente presentarsi munite/i di un documento di riconoscimento.

I quattro quesiti referendari proposti dal sindacato sono volti a tutelare il lavoro perché è un diritto costituzionale, a renderlo sicuro, perché – sottolineano i promotori dell’iniziativa – “di lavoro si deve vivere e non morire”, a renderlo dignitoso e, quindi, ben retribuito e stabile, perché la precarietà è un ricatto che schiaccia le nostre libertà.

“Il lavoro in Italia è troppo precario e i salari sono troppo bassi”, si legge nel comunicato della CGIL. “Tre persone al giorno muoiono lavorando. Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita delle persone che per vivere, come molte e molti di noi, sono costrette/i a lasciare il nostro Paese”.

Conclude la nota: “Anche per questo motivo la campagna referendaria tocca gli italiani all’estero in prima persona, affinché partire o restare rimanga un diritto e una scelta e non un dovere e una costrizione”.

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