Oscar 2021: emozioni e risultati

La notte degli Oscar ha sempre avuto un’aura magica. In questo 2021, purtroppo ancora nella morsa del Covid, ha anche un significato speciale. La decisione di spostare la data degli Academy Awards – prevista inizialmente per il 28 febbraio – al 25 aprile, per organizzare la kermesse in presenza (ovviamente nel rispetto delle norme anti-Coronavirus), e non via Zoom, non è stata casuale. E nemmeno banale.

Premiare la settima arte al cospetto dei protagonisti che la rendono viva (c’era una platea molto ridotta e artisti dislocati in varie location), è il segno di quanto la cultura sia fondamentale per la nostra civiltà. Nella società tecnologica in cui siamo immersi, tutte le arti- dal cinema alla musica, alla danza, alla letteratura, dall’architettura alla pittura e scultura e via dicendo- hanno il delicato compito di restituirci le variegate emozioni che ci impediscono di diventare simili ai robot. E le parole per raccontarle. È proprio quando mancano le parole che esplodono rabbia cieca e violenza, verso sé stessi e verso gli altri.

La 93esima edizione degli Oscar è speciale per tanti motivi. Tanto per cominciare per la cospicua presenza femminile: le candidate a vincere una statuetta erano ben settanta, per un totale di settantasei nomination. Questi riconoscimenti hanno anche profumo di integrazione: un esempio su tutti, nella categoria Miglior attore protagonista per la prima volta abbiamo visto un candidato musulmano, Riz Ahmed, interprete di punta di The Sound of Metal.

E veniamo ai vincitori di quest’anno. Trionfa il film Nomadland, che vede premiate anche la cinese Chloé Zhao, vincitrice della statuetta come miglior regista (prima donna asiatica in assoluto), e l’interprete principale Frances McDormand, che torna a casa con il titolo di miglior attrice (per la terza volta dopo Fargo nell’89 e Tre manifesti fuori Ebbing, Missouri nel 2018).

L’Oscar come miglior attore protagonista è andato a Anthony Hopkins per The Father. 29 anni dopo quello strameritato per Il silenzio degli innocenti. L’Italia è rimasta a bocca asciutta: non hanno trionfato né Laura Pausini -battuta dall’afroamericana ventitreenne H.E.R.- né il film Pinocchio di Matteo Garrone, candidato per la categoria “make-up e costumi”.

In ogni caso la notte degli Oscar ci ha regalato lo spettacolo più bello: poter assistere, anche se attraverso lo schermo dei nostri televisori, alla palpitante attesa dei risultati, alle lacrime di gioia e di delusione. Insomma, all’umanità che non vede l’ora di potersi riabbracciare ancora.

La lista dei 23 premi Oscar assegnati nella notte:

Miglior film
The Father
Judas and the Black Messiah
Mank
Minari
Nomadland
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Miglior regia
Thomas Vinterberg, Un altro giroDavid Fincher, MankLee Isac Chung, MinariChloe Zhao, NomadlandEmerald Fennel, Una donna promettente

Miglior attrice protagonista
Viola Davis, Ma Rainey’s Black BottomAndra Day, The United States vs. Billie HolidayVanessa Kirby, Pieces of a WomanFrances McDormand, NomadlandCarey Mulligan, Una donna promettente

Miglior attore protagonista
Riz Ahmed, Sound of MetalChadwick Boseman, Ma Rainey’s Black Bottom
Anthony Hopkins, The FatherGary Oldman, MankSteven Yeun, Minari

Migliore attrice non protagonista
Maria Bakalova, Borat – Seguito di film cinema
Glenn Close, Elegia americanaOlivia Colman, The FatherAmanda Seyfried, MankYuh-Jung Youn, Minari

Miglior attore non protagonista
Sacha Baron Cohen, Il processo ai Chicago 7
Daniel Kaluuya, Judas and the Black Messiah
Leslie Odom, Jr., Quella notte a Miami…Paul Raci, Sound of MetalLakeith Stanfield, Judas and the Black Messiah

Miglior sceneggiatura originale
Judas and the Black Messiah
Minari
Una donna promettente
Sound of Metal
Il processo ai Chicago 7

Miglior sceneggiatura non originale
Borat – Seguito di film cinema
The Father
Nomadland
Quella notte a Miami…
La tigre bianca

Miglior fotografia
Judas and the Black Messiah
Mank
Notizie dal mondo
Nomadland
Il processo ai Chicago 7

Miglior film internazionale
Better Days, Hong Kong
Un altro giro, Danimarca
Collective, Romania
The Man Who Sold His Skin, Tunisia
Quo Vadis, Aida?, Bosnia ed Erzegovina

Miglior film di animazione
Onward
Over the Moon – Il fantastico mondo di Lunaria
Shaun, vita da pecora: Farmageddon
Soul
Wolfwalkers – Il popolo dei lupi

Miglior documentario
Collective
Crip Camp – Disabilità rivoluzionarie
The Mole Agent
Il mio amico in fondo al mare
Time

Migliori trucco e acconciature
Emma.
Elegia americana
Ma Rainey’s Black Bottom

Mank
Pinocchio

Migliori costumi
Emma.
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Mulan
Pinocchio

Miglior sonoro
Greyhound – Il nemico invisibile
Mank
Notizie dal mondo
Soul
Sound of Metal

Miglior cortometraggio
Feeling Through
The Letter Room
The Present
Due estranei
White Eye

Miglior cortometraggio animato
Burrow
Genius Loci
Se succede qualcosa, vi voglio bene
Opera

Yes-People

Miglior cortometraggio documentario
A Concerto Is A Conversation
Do Not Split
Hunger Ward
A Love Song for Latasha
Colette

Migliori effetti speciali
Love and Monsters
The Midnight Sky
Mulan
L’unico e insuperabile Ivan
Tenet

Migliore scenografia
The Father
Ma Rainey’s Black Bottom
Mank
Notizie dal mondo
Tenet

Miglior montaggio
The Father
Nomadland
Una donna promettente
Sound of Metal

Il processo ai Chicago 7

Migliore colonna sonora
Da 5 Bloods – Come fratelli
Mank
Minari
Notizie dal mondo
Soul

Migliore canzone originale
“Hear My Voice – Il processo ai Chicago 7
“Husavik” – Eurovision Song Contest – La storia dei Fire Saga
“Io sì (Seen)” – La vita davanti a sé
“Speak Now” – Quella notte a Miami…
“Fight for You” – Judas and the Black Messiah

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