Servizi e prodotti finanziari per un’azienda transfrontaliera

Davanti ad un qualificato pubblico di professionisti ed imprenditori, in occasione della prima edizione della fiera per la aziende “Spazio ticino” (www.spati.ch) si è recentemente tenuta al Centro Congressi di Lugano la conferenza “Servizi e prodotti finanziari per un’azienda transfrontaliera”.

Organizzato dal Centro Studi economici Villa Negroni, sino allo scorso anno conosciuto come Centro studi bancari ticinese, il dibattito è stato animato da Alessandro Babini, Coordinatore del settore servizi alle imprese della Camera di commercio Italiana per la Svizzera-CCIS, e dai due dirigenti Davide Nuzzi della Fiduciaria Mega S.A. e Remo Crameri, Responsabile della clientela aziendale presso UBS Switzerland S.A.

“Siamo la principale istituzione commerciale italiana in territorio elvetico”, ha precisato Babini nella sua introduzione. “Negli ultimi anni abbiamo ricevuto numerose richieste di aziende italiane, soprattutto piccole e medie imprese-PMI, che desiderano conoscere meglio il mercato svizzero, e come entrarvi. Annualmente”, ha proseguito il responsabile di CCIS, “esaminiamo circa quattrocento richieste di questo tipo da operatori basati per la maggior parte in Lombardia, Piemonte e Veneto. Si rivolgono al nostro ufficio di Lugano, che è il piu’ vicino alla frontiera italiana, ma anche alla nostra sede di Zurigo, ed alla nostra rappresentanza a Ginevra.”

“La nostra consulenza”, ha precisato Babini, “comprende i settori più diversi: si parte dalla innovazione tecnologica, per arrivare alla meccanica, all’agro-alimentare, alla moda, persino alla edilizia. Nel corso degli anni siamo diventati un punto di riferimento per gli operatori grazie alla nostra credibilità e competenze professionali. È questo l’elemento che ci permette di soddisfare le richieste di natura commerciale da parte di aziende italiane. Siamo anche in grado di soddisfare le necessità di imprenditori interessati semplicemente ad entrare in contatto con distributori svizzeri o controparti commerciali elvetiche, oppure che desiderino analisi di mercato per esplorare la eventualità di insediarsi fisicamente in territorio svizzero. In questo caso esaminiamo anche tutta una serie di ulteriori aspetti legali, specie per i punti in cui la normativa svizzera si discosta dalla prassi normativa della Unione Europea, come per esempio accade in campo fiscale. Ricordo che di solito è il desiderio di ottimizzare il carico imponibile a spingere l’operatore italiano a cercare alternative all’estero. Ecco perché oltre alla consulenza commerciale, valutiamo anche la scelta del cantone in cui avviare una nuova attività, la possibilità di ottenere sussidi per lo sviluppo dell’impresa e l’accesso al credito bancario a livello locale svizzero. Altro argomento su cui diamo assistenza sono le pratiche doganali fra Italia e Svizzera. Nel territorio dell’Unione Europea infatti i controlli doganali di frontiera sono stati aboliti e spesso accade che gli imprenditori siano impreparati a considerare le formalità doganali elvetiche, specie quelle riguardanti lo sdoganamento merci. Anche la copertura dei rischi di cambio tra franco svizzero ed euro deve essere segnalato agli imprenditori europei: questo è un altro argomento che le aziende, ormai abituate alla moneta unica comunitaria, omettono di prevedere”.

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