Aumentano obesità e malattie legate alla dieta. Che fare? Prima regola: il cibo non è un nemico

La questione- di non facile e immediata soluzione- è stata illustrata e dibattuta all’evento “Positive Nutrition. Le diete tradizionali come modello per uno stile di vita sano”, organizzato dall’Ambasciata italiana a Berna e dall’Italian Trade Agency (ITA). Evidenziati anche i limiti del Nutriscore

È necessario fare chiarezza sull’alimentazione. Cattiva informazione, modelli errati e seguiti solo perché “alla moda” stanno creando una serie di problematiche a livello di salute – che incidono negativamente in tutti gli ambiti della vita – a cui è fondamentale porre rimedio.

In che modo? Tanto per cominciare, fornendo notizie corrette e basate su dati scientifici.

Partiamo dalla situazione attuale: obesità e problemi legati ad una alimentazione errata sono in crescente e preoccupante aumento. Che fare? Possiamo seguire una dieta sana e bilanciata senza doverci privare dei cibi che amiamo, basta tener d’occhio porzioni e frequenze di consumo. È questo il messaggio degli scienziati e dei nutrizionisti che hanno partecipato alla conferenza “Positive Nutrition. Le diete tradizionali come modello per uno stile di vita sano” che si è svolta presso il Bellevue Palace a Berna.

L’evento è stato organizzato dall’Ambasciata italiana a Berna e dall’Italian Trade Agency (ITA) per esplorare e promuovere abitudini alimentari sane e sostenibili, evidenziando i limiti del Nutriscore (sistema di etichettatura sviluppato in Francia, che identifica i valori nutrizionali di un prodotto alimentare attraverso l’utilizzo di due scale correlate: una cromatica divisa in 5 gradazioni dal verde al rosso, e una alfabetica comprendente le cinque lettere dalla A alla E).

Troppo a lungo- hanno sottolineato gli esperti- ci si è concentrati sugli elementi negativi del cibo, trascurando l’innegabile e fondamentale apporto positivo che può dare alla nostra salute.

Luca Piretta, Professore di Gastroenterologia e Nutrizione presso l’Università Campus Biomedico di Roma ha sottolineato: “negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente epidemia di obesità e delle malattie ad essa correlate. Le ragioni sono da attribuire a cambi di alimentazione e stili di vita che hanno portato le persone ad allontanarsi dalle diete tradizionali abbandonando la Dieta mediterranea che paradossalmente nel tempo è stata riconosciuta proprio come il modello alimentare migliore. Si sono volute demonizzare alcune categorie di alimenti per cercare un capro espiatorio responsabile dell’aumento dell’incidenza dell’obesità, quando in realtà si sarebbe dovuto ragionare in senso contrario, ovvero capire quali sono gli alimenti migliori e la proporzionalità corretta con la quale assumerli (Positive Nutrition). Si sarebbe compreso prima che non esistono cibi proibiti ma quantità, modi, tempi e proporzioni corrette con le quali assumere la massima varietà di alimenti. La piramide della Dieta mediterranea riassume in modo rapido ed efficace molti concetti di corretta alimentazione che ci aiutano a vivere in salute e a prevenire le malattie”.

Il Professor Andrea Poli, Presidente della Nutrition Foundation of Italy (NFI) ha posto l’accento sulla corretta informazione al consumatore. Confrontando i sistemi di etichettatura fronte pacco NutrinformBattery e Nutriscore, Poli ha evidenziato le criticità del sistema francese: “I sistemi di etichettatura nutrizionale fronte pacco di tipo informativo sono gli unici che possono consentire alle persone con specifiche esigenze nutrizionali o metaboliche di identificare correttamente gli alimenti più adatti per loro. Soggetti con un lieve aumento dei valori pressori, che devono limitare l’apporto di sale con gli alimenti, trovano l’informazione per loro necessaria con il NutrInform Battery, ma non con i sistemi FOPL di tipo interpretativo. Analoga la situazione dei soggetti con blanda ipercolesterolemia, che devono limitare l’apporto di grassi saturi. Poiché la quota degli adulti portatori di fattori di rischio metabolico, che necessitano quindi di una personalizzazione della dieta, sono probabilmente circa il 50% della popolazione generale, questa differenza tra i vari FOPL è di grande importanza concettuale”.

Il Dr. Paolo Colombani, editore e cofondatore del Centro di competenza Notabene Nutrition, basato a Zurigo, ritiene il Nutriscore fuorviante per i consumatori: “Nell’ambito di un progetto completo di oltre dieci anni fa, l’Ufficio federale della sanità pubblica aveva fatto valutare l’adozione di un FOPL adatto alla Svizzera. L’utilità dei FOPL era stata considerata limitata, ed era stato evidenziato che i sistemi a semaforo portano a compiere la scelta sbagliata per alcune categorie di prodotti. Ciononostante, dal 2019 la Svizzera ha adottato ufficialmente il Nutriscore come etichettatura volontaria. Anche i discutibili studi svolti sui consumatori svizzeri hanno mostrato al massimo un beneficio molto limitato del Nutriscore ed è anche per questo cheil più grande commerciante al dettaglio, Migros, ha annunciato amaggio che smetterà di utilizzarlo”.

Al dibattito hanno preso parte anche due senatori svizzeri, Mauro Poggia, membro del Movimento dei Cittadini di Ginevra (MCG), e il Senatore Benedikt Würth, membro dell’Alleanza di Centro.

Rimarcando l’importanza dell’educazione alimentare, Poggia ha invitato le istituzioni elvetiche a creare l’ambiente adatto a favorire stili di vita sani. Würth, che ha presentato con successo in entrambi i rami del Parlamento una mozione volta ad eliminare “gli effetti problematici del Nutriscore”, ha sottolineato come il riferimento nutrizionale principale della popolazione elvetica devono essere principi di dieta bilanciata previsti dalla piramide alimentare svizzera.

Molto soddisfatto della buona riuscita della conferenza l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, che ha ringraziato i relatori per l’importante contributo portato al dibattito sulla nutrizione in Svizzera: “Il 7 giugno si celebra la Giornata mondiale della sicurezza alimentare. Sono lieto che attraverso questa Ambasciata si sia potuto approfondire il legame tra buona alimentazione e corretta informazione al consumatore”. 

In chiusura, Cornado ha auspicato che su temi importanti come la nutrizione e la tutela della salute, Italia e Svizzera possano avviare una proficua collaborazione nell’ambito dei tradizionali canali di dialogo tra i due Paesi.

La conferenza si è aperta con un messaggio del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha rimarcato la bontà dell’approccio italiano alle questioni nutrizionali.

Per Antonio Tajani: “I sistemi di etichettatura semaforici, semplicistici prima ancora che semplici e che non tengono conto, per esempio, del grado di lavorazione dei prodotti, del metodo di produzione, dell’origine o del concetto di porzione, sono fuorvianti, con una influenza negativa sui comportamenti di acquisto dei consumatori e tali da penalizzare i produttori locali e tradizionali europei, spingendoli fuori dal mercato e impoverendo la varietà e la qualità dei prodotti disponibili. Solo con un approccio scientifico sarà possibile garantire ai consumatori una corretta informazione sui valori nutrizionali della loro dieta, valorizzando al contempo le tradizioni nazionali e il legame tra produzioni e territori”.

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