Così combatti insonnia e mal d’autunno

CAMBIO DI STAGIONE: COME MANTENERE IL BENESSERE PSICO-FISICO

di Maria Moreni

Con l’arrivo dell’autunno le giornate diventano più corte e diminuiscono le ore di luce. Di conseguenza, l’organismo deve riadattarsi dopo i lunghi giorni estivi pieni di luce. In linea di massima basta qualche giorno per riabituarsi, ma non per tutti è così. Ci sono individui che soffrono del cosiddetto “sad – seasonal affective disorder”, un disordine che si manifesta con stanchezza e sonnolenza marcate, scarsa concentrazione, irritabilità, difficoltà ad alzarsi dal letto al mattino, perdita o, viceversa, aumento di appetito. In particolare chi ne è affetto può avvertire un forte desiderio di zuccheri, ma anche di carboidrati come pasta, pane, pizza, tutti cibi che aiutano la produzione di serotonina. Questo accade perché il cosiddetto orologio biologico che è in ciascuno di noi entra in gioco adattando positivamente l’organismo alle variazioni dell’ambiente esterno. Simili disturbi, in realtà, possono verificarsi durante il passaggio da qualsiasi stagione a un’altra, ma tendono a comparire maggiormente alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno, complice la “sindrome da rientro delle vacanze” che può richiedere alcuni giorni prima di essere superata. I soggetti che soffrono di più di stanchezza autunnale sono quelli femminili: le donne, infatti, sono dotate di un orologio biologico geneticamente più sensibile alle mutazioni stagionali.

Perché stanca la fine dell’estate

Il “mal d’autunno” è provocato in larga scala dall’accorciamento delle ore di luce giornaliere. Cosa succede a livello fisiologico? Nel nostro organismo si abbassano i livelli della serotonina, il cosiddetto ormone della felicità, mentre, in parallelo, possono aumentare i neurotrasmettitori eccitanti, con la conseguenza di riuscire a dormire poco e male. In questo modo, però, non riusciamo a recuperare le energie necessarie e quindi ci sentiamo più spossati e meno motivati anche di giorno. Un sonno di scarsa qualità comporta pure, in certi casi, un aumento di peso e un incremento di sensibilità al dolore. La situazione potrebbe peggiorare in concomitanza con un’alimentazione disordinata, uno stile di vita disordinato e scarso movimento. Dormire bene e per un numero sufficiente di ore, invece, è essenziale: è un bisogno primario, contribuisce a regolare la temperatura corporea e il sistema cardiocircolatorio, immunitario, ripara le cellule danneggiate ed è fondamentale per il buon funzionamento delle attività cognitive durante la giornata.

Buone abitudini da introdurre

Quali sono alcune buone pratiche che dovremmo seguire quotidianamente per affrontare al meglio il cambio di stagione? Appena possibile sarebbe bene esporsi alla luce del sole, ancora meglio facendo una passeggiata di almeno mezz’ora all’aperto. Andrebbero effettuati bagni caldi magari con l’aggiunta di oli essenziali alla lavanda e al limone, che rilassano e rinvigoriscono rispettivamente. Alcune gocce di queste essenze possono essere usate anche attraverso un diffusore di essenza, aggiungendo un po’ d’acqua. Tra le più indicate per le loro proprietà calmanti e stimolanti, oltre a quelle già citate, figurano la verbena, naturale anti-stress, il gelsomino, che ha un effetto sedativo che agisce direttamente sul sistema nervoso, la rosa, che concilia il relax e il vetiver, calmante in caso di stress e iperattività e con azione tonica in caso di debolezza. Fa bene anche usare con costanza un olio idratante per il corpo, come quello agli agrumi o alle mandorle, per evitare che la pelle si disidrati e da applicare attraverso un massaggio che favorisca la microcircolazione.

Attenzione alle ore serali

Alla sera bisognerebbe mangiare in modo leggero, non consumando piatti elaborati e con condimenti pesanti, ma privilegiando verdure fresche e di stagione cucinate in modo light, e aspettando almeno un paio d’ore prima di coricarsi. Meglio evitare fumo, alcol e zuccheri raffinati per non appesantire la digestione. Chi va di solito a letto tardi dovrebbe anticipare l’orario del riposo e chi, al contrario, va a letto presto dovrebbe conservare questa abitudine preservando il bioritmo personale. Sarebbe meglio, inoltre, non usare apparecchi elettronici la sera: evitate di controllare il cellulare e navigare su internet prima di andare a dormire. La luce blu di televisori, smartphone, tablet e laptop (con una struttura simile alla luce diurna) interferisce con la melatonina, l’ormone che avvia la fase di addormentamento e che, invece, in presenza di quel fattore esterno non viene rilasciato. Se continuiamo a scorrere e a controllare le nostre bacheche social e a leggere post e commenti, il cervello rimane attivo, fatto che ritarda il processo di rilassamento e di addormentamento.

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