Esempi di Blue e Green economy. La felicità del territorio è anche a Taranto

Esiste una Taranto felice, sostenibile e creativa, ancora poco conosciuta ma sicuramente da scoprire per dare una giusta e completa visione di una città che se deve fare i conti con un passato triste e complicato- parliamo della ex Ilva, un tempo la più grande fabbrica siderurgica d'Europa, causa di un disastro ambientale che ha provocato inquinamento e lo scatenarsi tra la popolazione di una serie di patologie molto gravi-, ha anche la forza di costruire un presente e un futuro che guardano invece alla sostenibilità e il benessere.

La giornalista Tiziana Grassi, per molti anni autrice di programmi di servizio per gli italiani nel mondo a Rai International, ha scritto un'opera in due volumi proprio sull'argomento, intitolata “Taranto. Storie di chi investe nella felicità del territorio. I seminatori di cambiamento dalla Laudato si’ all’Agenda 2030” (Posa Edizioni), che verrà presentata il 20 maggio alle ore 20, al Salone Internazionale del Libro di Torino - Lingotto Fiere presso lo stand della Regione Puglia.

Al centro della narrazione ci sono 400 storie-testimonianze sulle pratiche virtuose di Taranto in ambito di Blue e Green economy. Che parlano di una città operosa, che pensa e si adopera per le nuove generazioni.

"Racconto una Taranto che torna a guardare al suo nucleo identitario legato al mare, alle sue ricchezze naturali e paesaggistiche e all’ambiente, che non è un paradosso se pensiamo che, proprio a pochi metri dal siderurgico, si sta realizzando uno degli stabilimenti più green...

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