Preservare gli animali e la biodiversità

A Basilea sono nati 7 cuccioli di tartarughe, a Losanna si adottano topolini da laboratorio

Allo zoo di Basilea sono nate ben sette testuggini raggiate: si tratta di una specie di tartaruga terrestre – nativa dell’isola del Madagascar- seriamente minacciata di estinzione. La testuggine raggiata (Astrochelys radiata) è chiamata così per il suo carapace (scudo osseo), caratterizzato da un motivo ‘ad areole e raggi’. Può arrivare a pesare fino a 15 chilogrammi ed è un animale molto attivo durante il giorno. La più famosa raggiata è Tu’i Malila: nata nel 1776, è morta a 188 anni, nel 1965.

La schiusa delle uova e la nascita dei sette cuccioli -che possono essere ammirati dai visitatori nel vivaio- è considerato un successo grande successo dallo zoo: “La stagione riproduttiva non è mai stata migliore che nell’inverno del 2022”, affermano. Lo zoo attribuisce questo principalmente a due ragioni: in primo luogo, la qualità del cibo è stata migliorata; gli animali sono nutriti con erbe selvatiche tutto l’anno. In secondo luogo, le uova non vengono covate direttamente nell’incubatrice a 30 gradi, ma prima vengono tenute al fresco per tre mesi a 20 gradi. In questo modo, il giardino zoologico simula lo sviluppo delle uova in natura.

Le tartarughe raggiate vivono nella savana nel sud del Madagascar, dove sono minacciate di estinzione perché i sempre più numerosi abitanti del posto distruggono l’habitat di questi animali, che spesso vengono anche portati in tavola come pasto. I bracconieri cacciano 250’000 tartarughe all’anno.

A proposto di salvaguardia degli animali, arriva una bella notizia anche da Losanna: grazie a un accordo siglato con la Protezione svizzera degli animali (PSA), i ratti da laboratorio del Politecnico federale di Losanna (EPFL) -che non sono più utilizzati- potranno essere adottati da privati cittadini.
“Secondo i termini del contratto, l’EPFL dona alla PSA i ratti da laboratorio e si fa carico di una parte del loro sostentamento per 30 giorni”, si legge in un comunicato. La PSA si impegnerà dal canto suo a far ambientare i piccoli animali e a trovare loro una nuova sistemazione a lungo termine.
Secondo le stime del politecnico, in un primo tempo, sarà coinvolto nel progetto solo qualche esemplare di topolino al mese, ma le cifre potrebbero aumentare se l’iniziativa avrà successo. Molto abili nell’apprendere nuovi compiti, i ratti sono spesso usati negli esperimenti comportamentali. Nel 2020, rappresentavano il 9,5% degli animali usati per la ricerca in Svizzera, dietro solamente a topi e uccelli. L’EPFL ad oggi ne conta circa 350.

Un programma simile lanciato nella Svizzera tedesca nel 2018, frutto di una collaborazione fra la PSA e l’Università di Zurigo, ha permesso a circa 300 ratti “non geneticamente modificati o utilizzati in esperimenti che causano limitazioni gravi” di trovare una nuova casa. A seconda del successo che avrà il progetto romando, potrebbe essere esteso ad altri animali, come i topi o i pesci zebra, sempre a condizione che non siano stati modificati geneticamente.

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