Rendita del 2° Pilastro e fisco italiano

di Roberto Crugnola, Coordinatore INAS Svizzera

La rendita del 2° pilastro che mi viene accreditata sul mio conto in Italia è già al netto delle deduzioni fiscali o è da inserire nella dichiarazione dei redditi? Se da dichiarare quale è la percentuale di imposta da pagare?
Un cordiale saluto,
Lino D.

Caro Lino,

da alcuni anni, grazie all’intervento dei sindacati italiani e svizzeri, è stata introdotta una legge che stabilisce la condizione “fiscale” delle prestazioni derivanti dall’assicurazione secondo pilastro svizzero, sia sotto forma di rendita che di liquidazione in capitale: il comma 1-bis dell’articolo 76, legge 431 del 1991 come modificato dall’articolo 55-quinquies del Dl. 50 del 2017, dispone infatti che anche le somme corrisposte in Italia da parte delle assicurazioni della previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti l’invalidità svizzera (LPP) sono soggette alla ritenuta d’imposta del 5%.

Ai sensi di quanto disposto dal nuovo articolo di legge, la ritenuta deve essere effettuata da parte degli istituti di credito italiani per il cui tramite vengono erogate, parificandole in tal senso alle prestazioni corrisposte dall’assicurazione invalidità, vecchiaia e superstiti Svizzera (AVS).

Una volta effettuata la trattenuta dell’imposta da parte dell’istituto bancario, i redditi, essendo già assoggettati a ritenuta d’imposta, non concorrono più a formare il reddito imponibile del beneficiario in Italia.

La disposizione di legge si è spinta anche oltre, infatti ha stabilito che la ritenuta d’imposta del 5% si applica anche alle prestazioni erogate dagli enti o istituti svizzeri di prepensionamento, maturate sulla base anche di contributi previdenziali tassati alla fonte in Svizzera e in qualunque forma erogate.

Come ti ho accennato, l’articolo 76 della legge 431 del 1991 presuppone che l’imposta del 5% sia applicata dagli istituti di credito italiani, a tal proposito occorrerà segnalare al proprio istituto bancario la natura della prestazione versata e chiedere che la banca provveda ad applicare l’imposta ai sensi della legge sopra citata, consiglio di verificare che la trattenuta sia effettivamente prelevata in quanto, a differenza delle prestazioni del primo pilastro AVS che sono pagate in Italia per il tramite della Banca Popolare di Sondrio, la quale provvede alla trattenuta dell’imposta alla fonte ed al successivo versamento dell’importo netto sul conto del pensionato, il pagamento avviene direttamente dall’assicurazione svizzera sul conto corrente bancario/bancoposta, senza alcun intermediario.

Nel caso in cui la banca o la posta non avesse provveduto ad effettuare la trattenuta a titolo di sostituto d’imposta, dovrai presentare la dichiarazione dei redditi l’anno successivo e dichiarare la prestazione percepita al lordo delle imposte trattenute in Svizzera, anche in questo caso dovrai comunque versare le imposte nella misura del 5%.

Analoga procedura dovrà essere effettuata nel caso in cui la prestazione fosse stata versata sul proprio conto in Svizzera: partendo dal presupposto che questi redditi debbano essere comunque soggetti a tassazione in Italia e non intervenendo un istituto bancario italiano quale sostituto d’imposta, la tassazione sarà operata presentando la dichiarazione fiscale l’anno successivo.

Ti ricordo che una volta effettuato il pagamento della tassazione secondo le direttive italiane, dovrà essere presentata domanda di rimborso delle imposte trattenute in Svizzera, al fine di evitare la doppia tassazione della prestazione.

Ti invito a prendere contatto con i nostri uffici per la verifica e per la richiesta di rimborso delle imposte, porta un documento della prestazione erogata dall’assicurazione svizzera e la ricevuta della banca attestante l’avvenuto versamento della prestazione per il controllo della corretta trattenuta delle imposte.

Puoi contattarci anche inviando una mail a info.svizzera@inas.ch i nostri operatori ti daranno le necessarie informazioni e seguiranno la procedura di rimborso delle imposte trattenute in Svizzera.

Un cordiale saluto,

Roberto Crugnola, Coordinatore INAS Svizzera

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