Sabato 18 maggio a Ginevra sarà proiettato il film-documentario su Pio La Torre

Dopo la visione di ‘Ora tocca a me’ di Walter Veltroni, al Cinema C.D.D. seguirà il dibattito con Franco La Torre, figlio del famoso leader in prima linea nella lotta contro la mafia

Sabato 18 maggio 2024, alle ore 17.00, al Cinema C.D.D. di Ginevra, in Rue des Charmilles 23, il

circolo del Partito democratico di Ginevra, con la collaborazione di PD Mondo e PD Svizzera, presenterà il film-documentario ‘Ora tocca a noi: storia di Pio La Torre’.

Il lungometraggio diretto da Walter Veltroni è dedicato alla figura dello storico segretario siciliano del Partito Comunista Italiano in prima linea contro Cosa Nostra e ucciso dalla mafia nel 1982.

L’evento sarà un’occasione per riflettere sul significato dell’impegno civile e politico, oltre che per discutere delle sfide che ancora oggi si affrontano nel contrasto alla criminalità organizzata. Sono trascorsi 40 anni dal 30 aprile del 1982, giorno in cui La Torre perse la vita insieme al suo autista e amico, Rosario Di Salvo, per mano di un commando mafioso.

Il film di Veltroni racconta per la prima volta la storia di un modello di vita che rappresenta un esempio a cui ispirarsi, un’esistenza interamente dedita all’impegno civile e alla lotta alla mafia, iniziata a fianco dei braccianti nei campi.

Ne emerge il ritratto di un uomo intenso, schivo, determinato, che la morte ha reso uno dei tanti eroi che hanno servito l’Italia e che per il loro lavoro e il loro senso di giustizia sono stati uccisi, così come magistrati quali Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

“Ora tocca a noi” – che dà il titolo al documentario – è stata la frase detta da Pio La Torre, pochi giorni prima di essere assassinato, all’amico fraterno Emanuele Macaluso. Il politico era consapevole che Cosa Nostra stava stringendo il cerchio attorno a lui e alla sua battaglia per la legalità.

La proiezione sarà seguita da un dibattito a cui prenderà parte Franco La Torre, figlio del compianto Pio, esperto di cooperazione internazionale e di sviluppo urbano sostenibile, con esperienze maturate in Medio Oriente, nel bacino del Mediterraneo e in Africa.

Qualche tempo fa, intervenendo in un incontro pubblico sul tema ‘Perché si parla sempre meno di mafia?’ – a cura dell’Opera di religione Monsignor Gioacchino Di Leo – ha dichiarato Franco La Torre: “Si parla sempre meno di mafia forse perché ci siamo abituati, da qualche tempo, a conoscerla attraverso le indagini giudiziarie”.

Ha proseguito il professionista: “Siccome la mafia ha smesso di commettere fatti di sangue se ne perde la percezione, dimenticando spesso che la mafia non ama uccidere, anche se può sembrare un paradosso, perché quando ricorre alla violenza improvvisamente diventa visibile”. Ma l’attenzione collettiva dovrebbe essere sempre alta e consapevole.

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