Una città con centosettanta nazionalità diverse. Berlino? Londra? Parigi? No, Zurigo

di Patrick Hui, studente della classe L2a1 del Liceo Artistico di Zurigo, giornalista per un giorno

Zurigo, la vivace metropoli svizzera, incarna un’affascinante mescolanza di culture e tradizioni provenienti da tutto il mondo. Camminando per le sue strade o salendo a bordo dei mezzi pubblici, è comune immergersi in un vortice di lingue che rappresentano una ricca diversità etnica.

Questa varietà linguistica è un riflesso chiaro della multietnicità della città, dove l’interazione tra diverse comunità è all’ordine del giorno.

È affascinante notare come le persone siano in grado di passare velocemente da una lingua all’altra, spesso rivolgendosi agli altri in perfetto dialetto svizzero. Questo è spesso il segno identificativo delle seconde e terze generazioni di immigrati.

Nel contesto scolastico, infatti, la multietnicità è particolarmente presente: le scuole di Zurigo ospitano un’ampia varietà di studenti provenienti da background culturali diversi ed è comune trovare bambini e ragazzi che parlano fluentemente due o più lingue, evidenziando l’integrazione delle diverse culture nella società svizzera. Nelle università e nelle aziende, l’inglese è diventato ormai la lingua che unisce persone provenienti da diverse parti del mondo, consentendo loro di comunicare e collaborare senza barriere linguistiche. È un segno evidente di come questa multietnicità arricchisca non solo la società, ma anche il suo ambiente accademico e lavorativo.

La multietnicità di Zurigo non deve però indurci a pensare che sia sinonimo di totale integrazione. Spesso i vari gruppi etnici, pur essendo inseriti totalmente nel mondo scolastico e lavorativo, tendono comunque a essere chiusi fra di loro, spesso legati ad un’immagine di patria natia che è ben lontana dall’attuale realtà della propria patria. Questo vale però molto di più per le prime e seconde generazioni. Per quanto riguarda i giovani della terza generazione, che si sentono parte integrante nella realtà che li ha visti nascere, crescere e formarsi, questo legame è meno presente.

Il desiderio di preservare e trasmettere le proprie tradizioni e usanze, tuttavia, non è affatto negativo. Al contrario, è un aspetto fondamentale della diversità culturale di Zurigo. L’integrazione non dovrebbe mai significare omologazione, piuttosto il rispetto e la valorizzazione delle differenze culturali. In questo contesto, l’amministrazione della città di Zurigo ha creato offerte per i migranti attraverso politiche inclusive e programmi di integrazione, grazie alle quali persone di diverse origini possono trovare un luogo in cui sentirsi accolti e apprezzati.

Zurigo, con la sua multietnicità, ha l’opportunità di servire da esempio di come la convivenza pacifica tra persone di diverse origini è possibile e necessaria.

In un mondo in cui le tensioni e diffidenze tra diverse comunità sembrano dilagare, ciò contribuisce a ricordarci che la convivenza pacifica è possibile se ci sono volontà politica, impegno sociale e apertura mentale.

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