Una mostra e una conferenza per Carlo Levi e Anna Maria Ichino, la partigiana che lo salvò

Un evento organizzato dal Circolo Italiano di Losanna per colmare un vuoto d’informazione e ricordare una delle pagine importanti della storia della Resistenza Italiana

Foto: ritratto di Carlo Levi (1947)

Il Circolo Italiano di Losanna organizza un evento dedicato allo scrittore e pittore Carlo Levi e ad Annamaria Ichino, la partigiana che lo ospitò e lo nascose durante l’occupazione nazifascista.

Il 30 settembre 2023 si terranno una mostra inedita che raccoglie sei opere di Levi e una conferenza dibattito alla quale interverranno numerosi ospiti. (Venerdì 29 settembre mattina ci sarà, inoltre una presentazione al Liceo Pareto solo per le scuole).

Alessandro Ichino, figlio di Annamaria e segretario del Circolo Italiano di Losanna, metterà a disposizione tutti i materiali in suo possesso per questo importante evento.

Durante la conferenza lo scrittore e giornalista Nicola Coccia racconta Carlo Levi attraverso le donne che ha amato e il ruolo che hanno avuto nella sua vita. Con l’obiettivo di colmare un vuoto, rimediare ai tanti errori di ricostruzione, restituire giustizia alla donna, coraggiosa antifascista, che ospitò e nascose l’artista durante l’occupazione nazifascista a Firenze. Nella sua casa di Piazza Pitti s’incrociano le vite di persone straordinarie. In questo luogo tutto nasce e si trasforma.

Dopo aver raccontato il suo esilio con la pittura, alla fine del dicembre del 1943 lo scrittore comincia a scrivere il suo capolavoro: «Cristo si è fermato a Eboli».

Levi impiega otto mesi per scrivere il libro, ma ci aveva pensato per otto anni: così ci racconta Coccia. Anna Maria Ichino, “bella, intelligente, madre coraggiosa e donna generosa, con paziente amore, aveva battuto a macchina rigo dopo rigo” le memorie del confino dell’artista.

In casa della Ichino trovarono rifugio in tanti: antifascisti, ebrei, studenti e professori, aristocratici e scrittori, Carlo Levi definì quell’appartamento di piazza Pitti “uno dei centri vivi della Resistenza”. Ed è proprio nella casa di Anna Maria che trova il conforto e la forza di reagire al dolore. Lo stesso Levi lo scrive: «La casa era un rifugio: il libro una difesa attiva che rendeva impossibile la morte».

Levi fu sempre grato a questa donna straordinaria: “Cara Anna Maria, questo libro è nato sotto i tuoi occhi; tu l’hai seguito pagina per pagina. Sei stata tu a farlo nascere, con amore. Questo libro resta e resterà sempre, fedele e eterno testimone di quel tempo così drammatico e insieme così felice”.

È gradita la prenotazione all’evento scrivendo a:

Alessandro Ichino (aichino@bluewin.ch, 078 916 82 42)

Per concludere una curiosità: due piazzette, una a nome di Carlo Levi e una a nome di Annamaria Ichino, inaugurata nel 2018, si trovano ai due lati di Palazzo Pitti a Firenze.

Di seguito il volantino con tutti i dettagli:

volantino e programma
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