Vuoi ascoltare la voce del nostro pianeta?

Il lavoro di David Monacchi – artista interdisciplinare, compositore e ingegnere del suono – è per me qualcosa di estremamente prezioso: prezioso nell’intuizione, nell’urgenza, nella realizzazione. Un lavoro che nasce dall’ascolto e che all’ascolto porta. Fragments of Extinction, il suo progetto di sound art ambientale che esplora e registra “ritratti acustici” del nostro pianeta origina dall’attenzione scientifica, etica e artistica che il compositore dedica da diverso tempo alle sonorità del mondo naturale, alla loro trasformazione e al loro futuro purtroppo sempre più drammatico. Come si legge nella pagina mission  sul sito www.fragmentsofextinction.org, le informazioni sullo stato del pianeta Terra hanno spinto il compositore a dedicare la propria vita “a un progetto interdisciplinare che coniugasse scienza, tecnologia, e arte, per stimolare la consapevolezza pubblica sulla ‘catastrofe più silenziosa dei nostri tempi’: quella che è stata definita la Sesta estinzione di massa”.

Se la lettura del libro di David Monacchi L’arca dei suoni originari (Mondadori, 2019) è coinvolgente e capace di svelare il percorso emotivo, scientifico, musicale e ambientalistico del compositore attraverso capitoli sempre interessanti, narrativi, avventurosi anche quando affrontano, ad esempio, aspetti tecnici del suono, del recording engineer, l’ascolto degli ecosistemi dell’Amazzonia, dell’Africa o del Borneo disponibili on line è davvero emozionante. Suoni completamente nuovi che attivano sensazioni altrettanto nuove eppure intime e familiari. Suoni insondabili che sorprendono, avvolgono, commuovono, suoni capaci di comunicare con un nucleo primigenio. Suoni che in qualche modo ci contengono così come ci contiene il pianeta in cui viviamo. L’evoluzione, il cambiamento, la ricchezza della biodiversità e i rischi terribili che questa sta correndo raccolti con precisione e passione in queste tracce raggiungono l’ascoltatore, quasi lo toccano. La comunicazione tra le varie specie, tra lo scorrere del tempo e lo svolgersi della vita creano un mondo sonoro ricco di volumi, colori, storie che, attraverso queste finissime registrazioni – realizzate con tecniche tridimensionali innovative – possiamo ascoltare qui e ora. Ma non solo, perché resteranno come testimonianza per le generazioni future destinate a muoversi in un mondo sempre più silenzioso. Muto.

Il pianeta ha molte, moltissime voci e grazie all’impegno di David Monacchi è possibile ascoltarle, chiudere gli occhi e abitare questi teatri acustici, percepire l’armonia dell’evoluzione così ricca e fragile prima che svanisca  per sempre. Con la speranza che la consapevolezza dell’estinzione costante delle specie che Fragments of Extinction ci dona possa modulare le scelte di tutti.

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