Elezioni politiche 2022. L’Italia svolta a destra

di Romeo Ricci

I sondaggi non hanno mentito. Gli Italiani che si sono recati alle urne – con un’affluenza pari al 64%, numero in calo rispetto alle precedenti politiche (quando andò a votare il 73% degli aventi diritto, secondo i dati del Viminale) che sottolinea anche la non trascurabile quantità di astenuti– hanno consacrato Fratelli d’Italia primo partito e la sua leader Giorgia Meloni è l’incontrastata vincitrice di queste elezioni politiche 2022.
Sì, perché, nonostante la coalizione di centrodestra si professi sempre e comunque unita, è considerevole il distacco tra il partito della Meloni (al 26%) e gli alleati della Lega (superata con un bel balzo in avanti dal Movimento 5 Stelle) e di Forza Italia, entrambi sotto la soglia del 10%. Il centrodestra – con un 44%- conquista la maggioranza assoluta in tutte e due le camere.

La coalizione di centrosinistra non arriva al 27%. ll Pd si attesta sotto il 19%, il Movimento 5 Stelle è al 15,4%, il Terzo Polo al 7,7%, Italexit all’1,8%, +Europa 2,9%. I dati che vi riportiamo sono relativi al momento in cui scriviamo, sicuramente ci saranno degli aggiustamenti in corso, ma il quadro è ben delineato e la situazione appare chiarissima, come sottolineato anche dalla futura premier che, a dati consolidati, nel quartier generale di Fratelli d’Italia ha dichiarato: “Dagli italiani arriva un’indicazione chiara per un governo di centrodestra a guida FdI”.

Intanto procede lo scrutinio dei voti degli italiani all’estero. Le schede elettorali sono arrivate senza problemi e incidenti di percorso e, per la prima volta, sono state divise tra la sede centrale di Roma e altri uffici decentrati (Bologna, Milano, Firenze e Napoli. Come hanno spiegato alcuni scrutinatori all’agenzia Ansa però lo spoglio avviene a rilento e con fatica in quanto il sistema sarebbe ancora “antiquato”. Ciascun plico, spiegano, contiene in ordine i nominativi dei residenti all’estero con diritto di voto. Quando arriva la scheda, che contiene solamente il codice identificativo dell’elettore e non il nome, come racconta Marta Gambino fuori dal padiglione 14 di BolognaFiere, il compito dello scrutinatore è di segnare che l’elettore o elettrice abbia votato correttamente o meno. “Di base quando apri la busta – continua Marta – devi controllare su tutti i plichi”.

In alcuni casi si possono già dare delle indicazioni: il partito più votato dagli italiani residenti nella Federazione Russa è la Lega di Salvini, al 51,31%, seguito dal Movimento 5stelle che sfiora il 21. Il Pd si ferma al 17,60%, seguito da Azione con il 7,49%. Nel Regno Unito si ribalta la situazione con il Pd in testa con il 47,38 per cento, seguito da Lega con il 18,74 e Movimento 5stelle al 14%. Situazione simile in Francia e Spagna.

CHE COSA SUCCEDERÀ

Visto il risultato che supera il 25% di gradimento, Giorgia Meloni si avvia a diventare presidente del Consiglio: è la prima donna in Italia a ricoprire il ruolo. Ma quali saranno le tappe che la condurranno alla carica? Una volta avvenuta la certificazione dei risultati elettorali, attraverso la comunicazione ufficiale del ministero dell’Interno, secondo la Costituzione i nuovi eletti devono incontrarsi entro il 15 ottobre, 20 giorni dopo il voto. Le prime riunioni saranno dedicate all’elezioni dei presidenti della Camera e del Senato. Un’azione importante visto che subito dopo cominceranno le consultazioni, che partiranno proprio dalla seconda e dalla terza carica dello Stato. Visto che il risultato elettorale si presenta chiaro -dal momento che l’esito elettorale risulta inequivocabile, Mattarella chiamerà la Meloni a formare il nuovo governo. Che, se tutto fila liscio, presterà giuramento nelle mani del presidente della Repubblica. Subito dopo si svolgerà il primo consiglio dei ministri. Se non ci saranno intoppi (non è mai scontato) il nuovo esecutivo dovrebbe essere operativo da fine ottobre.

IL COMMENTO (ANCHE SILENZIOSO) DEI LEADER
 “Il popolo italiano ha deciso di riprendere in mano il proprio destino, eleggendo un governo patriottico e sovranista. Bravi Meloni e Salvini” scrive in un tweet la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen. La Francia sarà “attenta” al “rispetto” dei diritti umani e dell’aborto in Italia, ha affermato invece il primo ministro francese Elisabeth Borne. “Congratulazioni, vittoria meritata”, così commenta il premier ungherese, Viktor Orbán. Come testimonia l’Ansa, i risultati piacciono molto “in Ungheria, Polonia, Svezia e nella Francia di Marine Le Pen. A Bruxelles regna il silenzio”. Nessun commento – almeno mentre scriviamo- da parte di Biden e di Putin.

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