Erotika 2: una nuova avventura per l’arte erotica a Torino

Alla galleria DR Fake Cabinet di Torino, un incredibile studio di ricerca sull’erotismo nell’arte, l’immagine visiva del corpo e le nuove prospettive di autori emergenti

Sono in tanti ad affacciarsi alla galleria di via San Francesco da Paola a Torino, dove è in corso la mostra Erotika 2, il secondo appuntamento di un esperimento già proposto in passato con successo.

Ad accogliermi sono l’artista Pablo Mesa Capella (anche lui esposto in galleria) e il collezionista Marco Albertaro, i due curatori e proprietari della galleria; uno spazio splendido in centro, piccolo ma con una selezione incredibile di opere che hanno protagonista l’eros sotto tutte le sue forme. Al piccolo piano superiore, una Wunderkammer con opere ancora più ricercate e peculiari. Mi spiegano che in esposizione ci sono una serie di opere degli artisti e delle artiste che lavorano solitamente con la galleria, messe a confronto con alcune opere del passato, dagli anonimi del XIX e XX secolo a Bob Mizer con le sue fotografie di nudi maschili divenute iconiche in tutto il modo.

Una mostra collettiva, con le opere di artisti emergenti, mid carrer e consolidati, che impiegano mezzi espressivi diversi, dalla fotografia al disegno, dalla pittura alla scultura, creando un dialogo di raffronti, assonanze e dissonanze. Così come è il mondo dell’eros, del sesso e di tutte le sue pieghe immaginative che spesso sono categorizzate come perversioni, o pulsioni poco sane.

Incredibili le opere di Plinio Martelli, artista torinese scomparso da poco che ha lasciato una sorprendente eredità artistica, messa a confronto con “la rabbia giovane” dei lavori di Marcell Swann e Luca Matarazzo, di recente usciti anche con il magazine collettivo Badseed. Carola Allemandi, Titti Garelli con una splendida pagella dell’epoca fascista “erotizzata”, Lady Tarin, Sarah Bowyer e soprattutto Alessandra Pace, new entry della galleria, con otto foto prese dal suo ultimo lavoro Ocean/Atmosphere, per la compagine femminile di un occhio diverso dal classico e spesso privilegiato segno maschile, quasi a creare una rottura che porta alla fluidità totale, come nelle opere di Luca Loreti che si rifanno al disegno puro e a quelle di David Bowes, Alcide Davide Campestrini, Chutian Feng, Octavio Floreal, Giuseppe Gallace, Giuseppe Riccardo Lanza, Bob Mizer, Alberto Parino e Davies Zambotti.

Contorni sfacciatamente da “peep hole” Erotika 2 permette al visitatore di sbirciare l’orizzonte delle nuove forme espressive per raccontare il sentimento e la necessità più antica del mondo.

Un passaggio consigliatissimo per un viaggio nella città della Mole, ricca di eventi primaverili, inaugurati dal Salone del Libro appena concluso.

Erotika 2 è una mostra collettiva sull’arte erotica. La si può visitare, ingresso libero, a Torino, presso la galleria Dr Fake Cabinet, in Via S. Francesco da Paola, 12.

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