Il CGIE rinnova la vicinanza alle famiglie e ai posteri dei minatori morti nella tragedia di Marcinelle

La mattina dell’8 agosto di 67 anni fa, un incendio nella miniera di carbone in Belgio provocò la morte di 262 persone, tra cui 136 immigrati italiani

A pochi giorni di distanza dalla commemorazione del 67° anniversario della tragedia di Marcinelle e in preparazione della cerimonia per ricordare quella tragedia umana assorta a simbolo nazionale rimembrata nella “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) rinnova la vicinanza alle famiglie e ai posteri dei minatori morti sacrificando la vita nelle viscere della terra del Bois du Cazier. Assieme a loro il tributo accomuna tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori scomparsi nell’esercizio delle loro professioni.

La ricorrenza della tragedia mineraria di Marcinelle evoca in maniera forte e dirompente il senso stretto legato al lavoro, alle diverse forme di lavoro e ai diritti che ne derivano dei nostri connazionali emigrati i quali, per realizzare le proprie aspettative di vita, ancora oggi continuano a trasferirsi numerosi in altri paesi.

Alle celebrazioni ufficiali organizzate nel sito du Bois du Cazier, divenuto museo minerario nel quale sono visibili le condizioni di vita alle quali erano costretti i minatori agli inizi degli anni Sessanta, assieme alle rappresentanze del Governo e delle Istituzioni italiane sarà presente una delegazione ufficiale di Consiglieri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), in rappresentanza delle Comunità italiane nel mondo.

I consiglieri Eleonora Medda, Massimo Romagnoli, Matteo Bracciali, Antonio Cenini, Filippo Ciavaglia e Gianluigi Ferretti deporranno una corona di fiori.

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