Imprenditori di successo. Intervista a Gianluca Mech

“Faccio parte delle persone creative e amo inventare situazioni nuove che non esistono ancora. Credo che il modo migliore per raggiungere i propri obiettivi sia quello di perseguire i propri sogni attraverso l’analisi spietata e a volte dolorosa della realtà”.

“Il successo è dato dalla fortuna che incontra il talento. Più o meno a tutti capitano delle occasioni nella vita, l’importante è farsi trovare pronti e coraggiosi quando il treno passa”

La fiducia in sé stessi è l’ingrediente fondamentale di qualsiasi successo. Ne è convinto Gianluca Mech, uno degli imprenditori del settore del “benessere” più conosciuto nel mondo. L’ideatore del metodo dimagrante Tisanoreica, basato sul principio della “fito-chetosi” e da lui sviluppato in collaborazione con il Dipartimento di Anatomia e Fisiologia dell’Università di Padova, da sempre impegnato nella lotta contro l’obesità si racconta al Corriere dell’Italianità

Grazie al suo programma dietetico Tisanoreica, lei è conosciuto in tutto il mondo. Da dove nasce l’idea?

“La mia famiglia produce da più di 110 anni estratti di piante in forma liquida che, a differenza degli sciroppi e delle tinture madri, non contengono però né zuccheri né alcol. Quando mio padre si ammalò, e poi perse la vita a causa dell’obesità, ebbi l’idea di usare la tradizione erboristica della mia famiglia per ottenere il dimagrimento attraverso il controllo di un processo metabolico detto chetosi grazie all’uso delle piante officinali”.

Qual è il punto di forza del suo metodo?

“Sicuramente le piante officinali che aiutano ad ottenere degli alimenti adatti al conseguimento di una dieta chetogenica sana, efficace e ricca di gusto. Per ottenere questo, la ricerca è stata sempre il punto di riferimento nello sviluppo di ogni prodotto tanto che è stato possibile ottenere più brevetti internazionali validi non solamente in Europa ma anche negli Stati Uniti e in Canada. Basti pensare che in questo momento la mia azienda è quella con più pubblicazioni scientifiche al mondo sull’utilizzo dei propri prodotti in chetosi”.

Imprenditori e Covid. Qual è stato l’impatto della pandemia sul suo lavoro? Secondo lei, come si può affrontare al meglio questa crisi dal punto di vista imprenditoriale?

“L’inizio della pandemia ha comportato la chiusura di moltissimi dei miei distributori abituali. Siamo riusciti però ad attivare velocemente una sinergia con i negozianti creando un sistema online di vendita integrata dove i consumatori possono acquistare dall’e-commerce comune ufficiale e ritirare i miei prodotti presso i negozianti o farseli recapitare a casa.
Dal punto di vista della ricerca, siamo stati scelti dall’Università di Padova per uno studio importantissimo che prevede l’utilizzo della dieta chetogenica con i nostri prodotti in ospedale per curare i pazienti malati di Covid-19. Questo studio sembra molto promettente in quanto, sulla base di numerosi studi già pubblicati, la dieta chetogenica se fatta bene può ridurre velocemente i fattori che mettono più a rischio il paziente in caso di infezione da Coronavirus, come per esempio il grasso viscerale, la glicemia alta a digiuno e lo stato infiammatorio cronico”.

A volte dietro una storia di successo ci sono vissuti tristi e voglia di riscatto. C’è stato qualche evento difficile nella sua vita che è stato la molla per farlo diventare ciò che è o il suo è stato un percorso lineare, senza grandi scossoni?

“Nella mia vita credo di aver avuto problemi simili a quelli di molti altri. A farmi andare avanti credo sia stata principalmente la passione per quello che faccio. Mi reputo fortunato: faccio un lavoro che amo veramente e l’idea di poter aiutare le persone in maniera utile e piacevole mi appassiona davvero tanto. I ringraziamenti dei miei clienti sono per me una grande fonte di felicità e di ispirazione”.

Roberto Gervaso ha scritto “C’è un successo che si fonda sul merito e uno sulla fortuna. Il primo dura di più; il secondo costa di meno”. È d’accordo? Eventualmente che cosa le è costato il successo? In parole povere, a che cosa ha dovuto rinunciare?

“Il successo è dato dalla fortuna che incontra il talento. Più o meno a tutti capitano delle occasioni nella vita, l’importante è farsi trovare pronti e coraggiosi quando il treno passa. Penso di non aver dovuto rinunciare a nulla perché, tutto quello che sto facendo e che ho fatto, non l’ho fatto per il successo ma per migliorare me stesso e il resto è venuto di conseguenza”.

Condivide questa frase di Margareth Thatcher “La gente pensa che in cima non ci sia abbastanza spazio. Tendono a pensare come a una sorta di Everest. Il mio messaggio è che c’è un sacco di spazio in cima”? Quali sono gli ingredienti principali per riuscire a raggiungere i propri obiettivi?

Margaret Thatcher probabilmente si riferiva alle persone competitive che lottano per quello che esiste già e quindi non ci può essere che un unico posto a disposizione.  Io, invece, faccio parte delle persone creative e amo inventare situazioni nuove che non esistono ancora, per questo per me ci sarà sempre posto.Credo che il modo migliore per raggiungere i propri obiettivi sia quello di perseguire i propri sogni attraverso l’analisi spietata e a volte dolorosa della realtà”.

Ci racconta qualche episodio significativo della sua carriera?

Ce ne sono stati parecchi però credo che il più importante sia stato l’invito che ricevetti più di 10 anni fa ormai, quando ancora nessuno mi conosceva, ad una trasmissione serale di grande importanza “Porta a porta”, il talkshow condotto da Bruno Vespa su Rai1. Per me fu l’inizio della notorietà”.

Gianluca Mech e Sarah Ferguson

Lei ha clienti eccellenti sparsi nel mondo, Sarah Ferguson è una delle più entusiaste. Ci racconta qualcosa a tal proposito?

“Sarah Ferguson è stata veramente una sorpresa per me. Mai mi sarei immaginato che una nobildonna come lei potesse essere in realtà così umile e gentile con tutti. Quante volte avevo provato il saluto e anche l’inchino in vista di fare la sua conoscenza: il fatto, poi, di trovarmi di fronte ad una eleganza così semplice mi ha deliziosamente spiazzato. Sarah è estremamente interessata all’alimentazione e mi ha fatto l’onore di essere mia ospite al Mech Lab presso l’università di Padova dove vengono svolte e dirette le varie ricerche scientifiche sulla mia dieta. La duchessa ha apprezzato molto la scientificità e il sapore squisito del cibo Tisanoreica”.

I suoi sogni da bambino. Che cosa sognava di fare da grande?

“Non avevo in mente un mestiere preciso. Desideravo solo viaggiare e devo dire che, in questo senso, la vita mi ha proprio accontentato. Sono quasi sempre in viaggio in Italia e all’estero, purtroppo quasi mai per piacere”.

I suoi sogni da grande. Quali sono i prossimi obiettivi?

Il mio sogno è quello di realizzare una linea di pasticceria fresca dolce e salata, dal classico tiramisù al pan brioche, ma tutto rigorosamente e gustosamente Tisanoreica per la gioia di chi deve fare la dieta ma anche di chi deve tenere sotto controllo la glicemia. I primi prodotti sono già disponibili, come i croissant e i cookie. Pian piano sarà disponibile una linea sempre più ampia, fino ad arrivare a comprendere anche i gelati. Realizzare dei prodotti di pasticceria fresca, per dimagrire o per tenere sotto controllo il diabete di tipo 2, è il mio sogno più impellente in questo momento”.

Come si diventa Gianluca Mech?

“Studio, passione, dieta e un po’ di allenamento. Penso, però, che la cosa più importante per avere successo nella vita sia aver fiducia in sé stessi e non aver paura che gli altri possano giudicarci. Il successo, per me, consiste nel realizzare qualcosa che vogliamo noi e non vivere una vita come vorrebbero gli altri. E poi, così come convenzionalmente viene inteso il successo, magari non è nemmeno quello che noi cerchiamo veramente”.

Mi dica tre aggettivi per definirsi

Sognatore, viaggiatore e ironico”

Qual è il suo peggior difetto?

“Non capisco le persone se non mi parlano chiaramente e, a volte, posso sembrare freddo o insensibile”.

Negli anni è diventato volto della tv e del cinema. È stato un caso o una scelta?

“È stata assolutamente una scelta che ho analizzato nel mio libro, “La pubblicità è un gioco”. Credo, infatti, che le più grandi scoperte se non vengono portate a conoscenza di tutti in modo piacevole, perdano di valore. Usare i media per divulgare le scoperte scientifiche fatte dal mio team di ricerca è stato fin dall’inizio il mio impegno per portare queste informazioni utili a tutti in maniera divertente ma, al tempo stesso, istruttiva”.

Lei è il guru di una dieta famosa nel mondo. Qual è il suo peccato di gola?

“I miei peccati di gola sono molti. Ammetto, però, di amare soprattutto i dolci ed è per questo che chiedo ai miei tecnici di ricrearli Tisanoreica. Comunque, per mantenere il peso, sono convinto che prima di tutto sia necessario imparare a “sgarrare bene” con prodotti di alta qualità e non con cibo spazzatura. Dopo lo sgarro bisogna cercare però di rimediare subito, senza lasciare che gli errori si accumulino sul girovita”.

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