Swiss Architectural Award 2022. Trionfa la cinese Xu Tiantian, che con la sua “agopuntura” regala nuova vita a insediamenti storici e paesaggio

La giuria non ha avuto dubbi, votando all’unanimità: Xu Tiantian, fondatrice dello studio DnA Design and Architecture (in Cina), è la vincitrice del prestigioso Swiss Architectural Award 2022. A convincere e conquistare i giurati sono stati l’intervento di riuso del ponte Shimen sul fiume Songyin (2016-2017), lo stabilimento per la produzione di tofu nel villaggio di Caizhai (2017-2018) e l’intervento di riuso delle cave di Jinyun (2021-2022). Tutti i progetti sono situati nelle contee di Songyang e Jinyun, caratterizzate da un paesaggio preservato nella sua struttura tradizionale ma nel contempo minacciato dallo spopolamento, dovuto alla continua e costante migrazione dei più giovani nei centri urbani della regione. Come la stessa Tiantian ha spiegato le sue opere sono interventi di “agopuntura” che mirano a rivitalizzare insediamenti storici o brani di paesaggio. E “hanno convinto la giuria per il felice connubio tra le istanze civiche che li animano (poiché volti a servire le comunità locali) e la qualità dell’architettura proposta, caratterizzata da una spiccata attenzione al contesto, da un’attitudine precisa e poetica al tempo stesso, e dall’operare al crocevia di scale e temi diversi, tra architettura e infrastruttura, tra permanente e effimero, tra riuso e nuovo intervento”. Il riconoscimento, promosso dalla Fondazione Teatro dell’architettura, è frutto della collaborazione...

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