Dall’Italia alla Svizzera in funivia

La nuova traversata alpina del Cervino è il collegamento più alto d’Europa

di Giorgio Marini

È entrata in servizio una nuova funivia trifune che permette ai visitatori – anche a quelli senza sci e senza attrezzatura da neve – di attraversare la Svizzera e l’Italia vicino al Cervino, una delle più famose vette alpine.

È stato infatti inaugurato il Matterhorn Glacier Ride II. Il collegamento unisce Breuil-Cervinia a Zermatt, e viceversa, attraverso il valico alpino di frontiera più elevato d’Europa. E sarà percorribile tutto l’anno e da tutti.

Bastano appena quattro minuti a “coprire” il dislivello di 363 metri. Le dieci cabine, caratterizzate dal design firmato da Pininfarina, hanno la capacità di trasportare 1.300 persone l’ora. La traversata di 1,6 km sopra il ghiacciaio del Teodulo avviene in sospensione, senza tralicci.

L’investimento è stato di 45 milioni di franchi svizzeri, per un’opera la cui apertura era stata inizialmente prevista per la stagione invernale 2021-2022. Una prima parte del collegamento – per la quale sono stati spesi 60 milioni di franchi – è stata inaugurata nell’autunno del 2018 con la funivia tra Trockener Steg (2.923 metri) e il Piccolo Cervino (3.821 metri).  

L’ultima tratta, attiva dal 1° luglio e aperta ufficialmente con la conduttrice Michelle Hunziker in veste di madrina d’eccezione, completa adesso l’intero percorso e collega la stazione a valle di Testa Grigia – sul Plateau Rosà a 3480 metri di quota, proprio sul confine – a quella elvetica del Piccolo Cervino (Matterhorn Glacier Paradise) a 3.883 metri.

Il costo del biglietto per la traversata completa è di 156 euro (gratis per gli under 9 e 78 euro per gli under 16). Il biglietto di andata e ritorno vale 240 euro (gratis per gli under 9 e 120 euro per gli under 16).

“Non è più necessario utilizzare gli elefanti”, ha scherzato Federico Maquignaz, presidente Cervino spa, riferendosi a quando, nel III secolo a.C., il generale cartaginese Annibale attraversò le Alpi con i suoi 26 mila soldati in sella a 37 pachidermi per poi sconfiggere le truppe romane sul fiume Trebbia.

Ha spiegato Franz Julen, il presidente di Zermatt Bergbahnen, che gestisce gli impianti del comprensorio svizzero: “A Zermatt crediamo nel turismo che è il nostro unico futuro e la collaborazione con l’Italia fa un passo ulteriore con questo progetto”. L’intenzione resta comunque quella di non aprire a un turismo di massa perché “la natura è il nostro asset principale e va protetta”, ha aggiunto Julen.

L’idea di un collegamento fra Italia e Svizzera nei pressi del Cervino risale ad almeno 80 anni fa. Se ne parlò seriamente per la prima volta già nel 1939. Ora è diventata realtà.

Per sottolineare ulteriormente il legame tra i due Paesi, inoltre, è nata l’idea delle prime gare di sci transfrontaliere. Quattro appuntamenti della Coppa del Mondo FIS (Federazione Internazionale Sci), infatti, si terranno il prossimo novembre a Zermatt/Cervinia: nello specifico, l’11 e 12 avranno luogo due discese libere maschili e il 18 e il 19 si svolgeranno le discese libere femminili.

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