La voce dell’italianità a Zugo. Svizzeri e italiani uniti dalla devozione a Santa Barbara

di Antonia Cianciulli

Nella Chiesa parrocchiale di Risch-Rotkreuz (Zug), la mattina di domenica 10 dicembre 2023 si è sentita la voce dell’italianità alla presenza dei sindaci di Amaroni (Catanzaro) e di Risch-Rotkreuz (Zug).

Per il secondo anno consecutivo è stata celebrata la festa di Santa Barbara, patrona di Amaroni, coinvolgendo tutti gli italiani provenienti dal paese calabrese che vivono in Svizzera, anche se spostata di una settimana (in Italia Santa Barbara si celebra il 4 dicembre) per permettere al sindaco di Amaroni di essere presente.

Il sindaco si è sentito onorato di ritornare a Risch, a soli due mesi dai festeggiamenti che si sono tenuti dopo aver rafforzato il gemellaggio con questo comune svizzero, non per motivi politici ma per onorare Santa Barbara.

Non c’è amaronese che non porti nel cuore e nella propria cultura la patrona, rivolgendosi a lei almeno una volta nella vita con la frase “Santa Barbara mia”.

Durante la cerimonia si sono praticamente azzerati i quasi 1500 km che separano il paese italiano da quello svizzero. C’era una sola unica voce, una sola preghiera che tanti volontari hanno reso possibile.
Una sola icona, a seguire 2 bandiere comunali, una processione per le strade comunali: è sembrato proprio di essere in Italia.

Si è poi arrivati alla Dorfmatt, il luogo della festa che è stata allietata dal gruppo folcloristico “Radici di Calabria”.
Svizzeri e italiani uniti nello stesso spirito: la devozione a Santa Barbara.

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