Le donne non hanno mai smesso di lottare per i propri diritti. Una mostra immersiva fa rivivere le Samurai dell’antico Giappone

L’esposizione “Storie di donne samurai”, ispirata all’omonimo libro illustrato dal noto artista francese, Benjamin Lacombe, è a Milano fino al 26 novembre 2023

di Rosa Duccilli

Antico e contemporaneo si fondono alla perfezione nella mostra “Storie di Donne Samurai – Gate to the Hidden Sanctuary“, organizzata a Milano da TENOHA Milano e L’Ippocampo Edizioni. Perché, pur nelle ovvie differenze, come le donne dell’antico Giappone anche quelle di oggi – nel mondo intero- devono lottare per avere gli stessi diritti degli uomini.

Attraversando stanze sensoriali, un giardino zen e un tempio giapponese, tra animazioni video, esperienze uditive e la diffusione di essenze (sempre in una commistione tra passato e presente), è affascinante scoprire che nel Paese del Sol Levante il codice dei nobili samurai, associato quasi esclusivamente a figure maschili, apparteneva in realtà anche a valorose guerriere.

Donne volitive, condottiere implacabili, decise a esercitare il proprio potere per cambiare il loro destino, impegnate ad affrontare battaglie, frecce e demoni universali e personali: sono le onna-bugeisha, icone di speranza come la celebre Tomoe Gozen o le sorelle Miyagino e Shinobu, che nel XVII secolo impararono le arti marziali per vendicare l’uccisione del padre.

“Storie di donne samurai” è ispirata all’omonimo libro illustrato da Benjamin Lacombe e con testi di Sébastien Perez. Aperta fino al 26 novembre 2023, è ospitata da TENOHA Milano, in Via Vigevano 18.

Fino al 10 luglio è possibile visitare la mostra indossando un autentico kimono giapponese (acquistando un biglietto unico al prezzo promozionale di 30 euro).

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