L’eccellenza italiana gira il mondo sull’Amerigo Vespucci, la nave più bella del mondo

Solcherà tre Oceani, toccherà 28 Paesi e attraccherà in 31 porti dislocati nei 5 continenti

di Giorgio Marini

Nel 1962, in una notte d’estate nel cuore del Mediterraneo, la portaerei americana USS Independence (CVA 62 Forrestal-class) ha incrociato la rotta di una Nave scuola tricolore. L’imbarcazione militare, attraverso una comunicazione a lampi di luce, le chiese di identificarsi.

 “Nave Scuola Amerigo Vespucci – Marina Militare Italiana”, fu la risposta. L’unità statunitense la salutò con un’espressione destinata a rimanere nella storia: “You are the most beautiful ship in the world”, “Siete la nave più bella del mondo”.

Sessant’anni dopo rimarcò lo stesso concetto anche il comandante di un’altra portaerei americana, la USS George H.W. Bush (CVN 77 Nimitz-class), quando s’imbatté nella storica e iconica della marineria italiana in transito da Manfredonia a Taranto, nell’Adriatico.

Non poteva che essere, pertanto, l’Amerigo Vespucci a compiere un giro del mondo lungo circa 20 mesi dopo essere salpata da poco dal porto di Genova, accompagnata dall’omaggio delle Frecce Tricolori in volo, e sulle note del brano ‘Con te partirò’ di Andrea Bocelli, eseguito dalla Banda della Marina Militare.

La nave sta proseguendo ora la sua circumnavigazione del globo, in cui solcherà tre Oceani, toccherà 28 Paesi e attraccherà in 31 porti dislocati nei 5 continenti. Sono 217 i membri dell’equipaggio e 126 gli allievi, tra cui un ucraino.

L’impresa a bordo della “Signora dei Mari” è particolarmente prestigiosa per la Penisola mediterranea dal momento che si propone di coniugare la classica formazione degli Allievi Ufficiali con nuove opportunità di relazione, cooperazione, condivisione e promozione internazionale dell’eccellenza del Made in Italy e dei suoi prodotti simbolo.  

Tra gli obiettivi dell’iniziativa, infatti, oltre a tenere vivi i rapporti con le comunità nazionali all’estero, c’è anche l’intento di rafforzare la conoscenza, la consapevolezza e il sostegno internazionale nei confronti dell’Italia, promuovere l’immagine dello Stivale, supportare le attività delle organizzazioni internazionali e svolgere opere di cooperazione con Marine amiche e alleate.

“La nave Vespucci ha 92 anni e rappresenta l’essenza delle nostre tradizioni marinare”, ha dichiarato l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato maggiore della Marina. “Gli interessi nazionali dell’Italia sul mare hanno una dimensione globale, mentre vi parlo ci sono 11 navi della Marina militare che operano fuori dal Mediterraneo, in ogni angolo del mondo. Svolgiamo un compito di diplomazia navale”.

Ha aggiunto Credendino: “Il Vespucci si aggiunge alle 11 navi della Marina Militare che già operano fuori dal Mediterraneo, un record. Navigherà sotto l’insegna dell’Unesco e durante questa campagna tra i momenti clou sarà simbolo del Giorno degli Oceani nel 2024 quando farà tappa in Messico”. Il tour mondiale si concluderà l’11 febbraio 2025.

“Con questa nave partono la cultura, la storia, l’innovazione, l’industria, l’enogastronomia, tutto quello che l’Italia evoca quando viene pronunciata nel mondo”, ha sottolineato il ministro italiano della Difesa Guido Crosetto.

La partenza dell’imbarcazione per il giro del mondo è stata l’occasione per ricordare Michele Savarese, l’ufficiale campano della Marina Militare morto durante un’immersione di addestramento nelle acque del Varignano, la base del Comsubin della Marina a La Spezia. Savarese era stato sul Vespucci dieci anni fa; ora sulla storica nave ci sarà anche “un pezzo della sua anima”, come ha rimarcato Crosetto.

“Quella della Difesa e delle Forze Armate è una famiglia. Essere famiglia significa questo: anche nei momenti di gioia non dimenticare nessuno”, ha concluso il ministro.

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