Margherita delle stelle. Un film per la Hack, l’astrofisica italiana che ci ha fatto innamorare della scienza (e non solo)

Il lungometraggio è tratto dal libro autobiografico della ricercatrice fiorentina “Nove vite come i gatti”. A interpretarla è stata chiamata Cristiana Capotondi

Foto: Cristiana Capotondi sul set

Sono cominciate le riprese di Margherita delle stelle, film per la TV diretto da Giulio Base, dedicato a Margherita Hack.
Cento anni dopo la nascita della grande astrofisica italiana, il film -scritto da Monica Zapelli con Federico Taddia e tratto dal libro autobiografico “Nove vite come i gatti” scritto dalla Hack con Taddia- vuole restituirne un ritratto intimo.

Che racconti la vera anima di una scienziata atea convinta, fedelissima ai valori della libertà e della giustizia che riteneva fondamentali, vero modello di emancipazione e di eccezionale autenticità.

Un’eccellenza italiana a cui non interessava essere la “numero uno”. Basti pensare che si laureò, nel 1945, non col massimo dei voti: 101 su 110.

A vestire i panni dei protagonisti Cristiana Capotondi, che interpreterà il ruolo di Margherita, e Cesare Bocci nei panni del padre Roberto. Insieme a loro Sandra Ceccarelli e Flavio Parenti, che saranno rispettivamente la madre della scienziata e Aldo De Rosa, il marito della Hack.
De Rosa, amico di infanzia incontrato nuovamente durante i primi anni dell’Università, sarà accanto a Margherita fino alla sua scomparsa. I due si sposarono a San Leonardo in Arcetri nel 1944 e solo per amore del marito lei accettò una cerimonia religiosa.

Il film ripercorre la vita della ricercatrice fiorentina, da bambina autonoma e curiosa a ragazza libera e anticonformista, fino a diventare la prima donna italiana a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste, dal 1964 al 1987.

Margherita delle stelle è una produzione Rai Fiction-Minerva Pictures, prodotto da Santo Versace e Gianluca Curti, e sarà trasmesso prossimamente su RAI 1.

Ricordiamo che la Hack ha anche insegnato astronomia all’Università di Trieste (per poi diventare direttore del dipartimento) ed è stata membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei e dei gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA.

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