Nel 2024 Genova apre in via eccezionale i palazzi Unesco e li racconta con le canzoni di De Andrè

Dal 19 al 21 gennaio il capoluogo ligure ospita la prima edizione invernale dei Rolli Days. Nel 25esimo anniversario della morte del cantautore genovese, saranno proprio le sue note e le sue parole a narrare la storia dei personaggi del centro storico monumentale e dei suoi spazi più significativi

In foto: Annunciazione di Giusto di Ravensburg-Santa Maria di Castello. Ph: Fabio Bussalino

Genova omaggia Fabrizio De Andrè, a 25 anni dalla sua scomparsa, e organizza la prima edizione invernale dei Rolli Days, iniziativa che mette a disposizione di tutti la parte più antica della città, dove un tempo risiedevano le ricche famiglie che detenevano il potere.

Al tempo della Repubblica aristocratica, un ristretto gruppo di ricchissimi oligarchi governava una grande massa d’individui poverissimi. Alle monumentali vie dell’aristocrazia, dove sorgevano palazzi che custodiscono affreschi spettacolari e capolavori pittorici unici al mondo, si addossavano le strade più umili.

Rolli Days ottobre 2023

Questo contrasto, riportato dalle cronache del Cinquecento e del Seicento, è rimasto come caratteristica di Genova ancora nelle lettere scritte da Dickens, Mark Twain, Stendhal e molti altri che la visitarono nel corso del XIX secolo, stupendosi della decadenza di alcuni vicoli, affiancati all’oro e ai marmi splendenti dei palazzi e delle chiese.

C’è poi un dialogo fra palazzi e chiese, fra spazi privati e spazi pubblici. I meravigliosi saloni dei Palazzi dei Rolli sono privati e destinati a pochi, le navate monumentali delle chiese sono pubbliche e offerte a tutti gli occhi. Pittori e scultori – e committenti – sono gli stessi, per raccontare miti, allegorie, soggetti profani, ma anche storie dei santi, epifanie del divino e soggetti sacri.

La prima edizione invernale dei Rolli Days, dal 19 al 21 gennaio 2024, prova a raccontare questi contrasti sociali, urbani, artistici, capaci di creare un suggestivo incontro del bellissimo e del terribile, del sacro e del profano. 

Fonte d’spirazione per questi racconti sarà Fabrizio De Andrè, che viene così celebrato e ricordato nel 25esimo anniversario della sua morte, oltre che attraverso numerosi eventi collaterali.

Chiesa di San Luca – Ph Fabio Bussalino

Per quanto riguarda i Rolli Days, possiamo anticipare che a fare da sottofondo alla visita della Chiesa di San Luca, caratterizzata da affreschi e da una decorazione che vedono protagonista, insieme al santo, la figura di Maria, celebrata sia in quanto Immacolata, nel gruppo marmoreo realizzato da Filippo Parodi, sia in quanto madre di Cristo, come ci racconta la tela raffigurante la Natività del Grechetto.
Maria è protagonista di un intero album di Fabrizio De André, dedicato a La buona novella evangelica e alle dicotomie intrinseche nella dottrina cristiana, che hanno, secondo il cantautore, molto a che vedere con la realtà profana. 
Il brano collegato alla Chiesa di San Luca è quindi Ave Maria (La buona novella) (Per ascoltarla su Spotify cliccare sul titolo della canzone)

“E te ne vai, Maria, fra l’altra gente 
che si raccoglie intorno al tuo passare, 
siepe di sguardi che non fanno male 
nella stagione di essere madre”.

Per Palazzo Centurione Pitto, Piazza Fossatello 3, che si trova all’inizio di una delle vie principali di Genova tra Trecento e Seicento, è stata scelta una delle canzoni più note di De André, Via del Campo (Vol. 1°) (Per ascoltarla su Spotify cliccare sul titolo della canzone)
Qui il cantautore immagina la via e uno dei suoi palazzi – non meglio identificato – come palcoscenico per una storia d’amore “sognato” tra un cliente e una giovanissima prostituta.

“Via del Campo, c’è una bambina
Con le labbra color rugiada
Gli occhi grigi come la strada
Nascon fiori dove cammina”.

Per la Chiesa di Santa Maria Maddalena, che si trova nel bel mezzo del quartiere che più di tutti rappresenta l’ambiguità tra la profanità dell’amore libero e la sacralità quasi religiosa di affreschi e opere d’arte, è apparsa perfetta La canzone di Marinella (Volume III) -> cliccare sul testo per l’audio su Spotify.

“Questa è la tua canzone Marinella
che sei volata in cielo su una stella
e come tutte le più belle cose
vivesti solo un giorno, come le rose”.

Palazzo Lercari Parodi

A fare da colonna sonora alla scoperta di Palazzo Lercari Parodi – famiglia di cui faceva parte Megollo Lercari, noto per le sue vendette che prevedevano di punire i nemici che lo avevano offeso, facendo tagliando loro il naso e le orecchie che poi conservava dentro dei vasi in salamoia- Un giudice (Non al denaro non all’amore né al cielo) – > cliccare sul testo per l’audio su Spotify.

“Fu nelle notti insonni
Vegliate al lume del rancore”.

Le visite ai Palazzi e ai siti aperti per i Rolli Days saranno prenotabili dai primi di gennaio.

Per tutti gli aggiornamenti: https://www.visitgenoa.it/rollidays-online/

Grechetto, Natività, Chiesa di San Luca – Foto Fabio Bussalino

 

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