Ravenna e Dante: un legame fortissimo. La città lo celebra con riti, incontri e Letture Classensi

Il Sommo Poeta è sepolto nel comune romagnolo in cui si rifugiò, costretto all’esilio, negli ultimi anni della sua esistenza

Foto: © Opi1010

C’è un legame speciale che unisce Dante Alighieri, il Sommo Poeta autore della ‘Divina Commedia’ e padre della lingua italiana, e Ravenna, città della Romagna ricca di storia, arte e cultura, un tempo capitale dell’Impero Romano d’Occidente e del regno degli Ostrogoti.

Alighieri, originario di Firenze, nell’autunno del 1301 fu condannato al pagamento di una multa esosa, al sequestro dei beni e all’esilio perpetuo a causa della sua attività politica tra i Guelfi Bianchi, quando al potere salì la fazione dei Guelfi Neri.

Il poeta non riuscì più a tornare nel capoluogo toscano, da cui visse lontano per due decenni. Dopo un lungo e sofferto peregrinare nella Penisola, Dante trovò infine rifugio a Ravenna, ospitato da vari nobili locali tra cui Guido Novello da Polenta. Lì visse dal 1318 al 14 settembre 1321, giorno della sua morte.

Durante il soggiorno ravennate, Alighieri aveva continuato a lavorare a ‘la Divina Commedia’, la sua opera più celebre in tutto il mondo. Si dice, in particolare, che in quel periodo abbia scritto almeno una parte del ‘Paradiso’, cantica conclusiva.

La città ha conservato la memoria di Dante attraverso vari monumenti e luoghi di interesse in onore del poeta, dalla sua tomba, situata nella Chiesa di San Francesco, al Museo a lui dedicato, con una pregiata collezione di manoscritti, edizioni antiche e opere d’arte.

Da oltre sette secoli, inoltre, Ravenna continua a celebrare Alighieri attraverso eventi culturali, conferenze e iniziative. Accanto ai numerosi omaggi teatrali e ad altri momenti conviviali, le ‘Letture Classensi’ – un momento di studio e di dialogo con la comunità scientifica internazionale – costituiscono il fulcro dell’omaggio letterario, artistico e culturale della città al Sommo Poeta.  

Alla formula tradizionale della ‘Lectio Dantis’, con gli interventi dei relatori, vengono affiancate letture di testi letterari per dare ulteriore profondità e immediatezza ai contenuti proposti. In collaborazione con l’Associazione degli Amici della Biblioteca Classense e dell’Associazione Amici del Ravenna Festival, che contribuiscono a sostenere la vita culturale della città.

L’ultimo incontro delle ‘Letture Classensi 2023’ si terrà il 9 settembre. Originariamente era stato previsto per il 20 maggio, ma poi era stato annullato a causa dell’alluvione che in quel periodo ha colpito la terra romagnola. Per l’occasione sarà presentato il volume n.51 delle ‘Letture’, intitolato ‘Dante e l’eredità dei classici’, a cura di Stefano Carrai. È inoltre in programma una visita guidata alla mostra ‘Il Dante di Wolfango’.

Domenica 10 settembre la giornata commemorativa inizierà alla biblioteca Classense con la prolusione, tenuta quest’anno dallo scrittore Paolo Nori, che l’ha intitolata ‘I sandali di Dante’.

Successivamente, alla Tomba di Dante, Ermanna Montanari e Marco Martinelli, fondatori e direttori artistici del Teatro delle Albe, leggeranno il ‘Canto II’ dell’‘Inferno’, con la partecipazione dei cittadini della Chiamata Pubblica, che dal 2017, con la coproduzione di Ravenna Festival e del Comune di Ravenna, lavorano insieme alle Albe per dare vita sul palco alle cantiche della Divina Commedia.

I versi danteschi saranno preceduti da una lirica del poeta Nevio Spadoni sul recente disastro ambientale nel territorio. Isabella Ragonese, apprezzata attrice, drammaturga, regista tra teatro e cinema, sarà impegnata con il ‘Canto V’ dell’‘Inferno’ in piazza San Francesco.

La Messa di Dante sarà presieduta dal vescovo emerito di Verona Giuseppe Zenti, nella basilica di San Francesco. All’interno della Tomba del poeta, infine, si terrà la Cerimonia dell’Olio, tradizionale offerta dell’olio votivo al sepolcro del poeta da parte del Comune di Firenze e rappresentazione dell’unione delle due città nel ricordo di Dante, un rito che si tiene dal 1908.

La giornata si concluderà con il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, che sarà protagonista della Lettura perpetua e reciterà il ‘XXII canto’ del ‘Paradiso’. Sono previste anche numerose iniziative, tra laboratori e visite guidate, a cura dell’Istituzione Biblioteca Classense e dalla Fondazione RavennAntica.



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