Si può fare informazione sui social? Noi ci siamo!

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YouTube, Facebook e Instagram in testa, seguiti da TripAdvisor, LinkedIn, Twitter e Pinterest. Crescono soprattutto Telegram e Twitch. Rimane alto in classifica, e stabile, TikTok. È il quadro d’insieme emerso dal report “Italiani e social media” della società Blogmeter.

Nello specifico, si fa riferimento ai risultati di una indagine online condotta nel luglio 2022 su 1.003 utenti digitali della Penisola mediterranea iscritti ad almeno un social, di età compresa tra i 15 e i 64 anni. I principali canali virtuali e interattivi vengono usati, nell’ordine, soprattutto per restare in contatto con gli amici, guardare video e altri contenuti di intrattenimento, svagarsi e passare il tempo.

Ma è interessante notare che sempre di più i social sono adoperati – in particolare dai ragazzi della Generazione Z, nati a partire dalla seconda metà degli anni Novanta – anche come strumento di informazione e condivisione, oltre che come mezzo per avere un contatto più diretto e immediato con le aziende. Tra consigli e tutorial, inoltre, le piattaforme online servono agli iscritti anche come fonte di ispirazione per capire, in parallelo con un’aumentata sensibilità ecologica, quali pratiche sostenibili possono essere adottate nella propria quotidianità per tutelare l’ambiente.

Per quel che riguarda le notizie e degli approfondimenti giornalistici, tuttavia, non sempre per gli utenti può essere immediato distinguere tra fatti, opinioni e “fake news”, notizie false e fuorvianti. È anche per questo che una testata accreditata come il ‘Corriere dell’italianità’, per essere al passo coi tempi e per rivolgersi a una platea sempre più ampia di lettori, intende accogliere la sfida dei nuovi mezzi di comunicazione lanciando i suoi canali Instagram e Facebook, declinando i propri contenuti a seconda delle caratteristiche e delle potenzialità delle singole piattaforme, ma continuando ad avere come priorità quella di fornire un’informazione di alta qualità, frutto di attente e accurate verifiche ed elaborata secondo criteri e metodi strettamente professionali e deontologici.

Una decisione che, del resto, è in linea con gli obiettivi del giornale, che punta a sfruttare appieno il potenziale del digitale per intensificare e diversificare la diffusione di tematiche d’interesse. In che modo? Innanzitutto, con il coinvolgimento di voci autorevoli e una nuova generazione italofona di commentatori provenienti dalla società civile, dall’università, dalla scuola e dalle professioni.

Tra le missioni del ‘Corriere dell’Italianità’ rientra anche quella di incentivare l’alfabetizzazione digitale della comunità tricolore e italofona in Svizzera (dove questo giornale è nato) e nel resto del mondo, promuovendo uno strumento di conoscenza e approfondimento accessibile a tutti e a beneficio diretto dell’integrazione culturale, oggi più che mai a portata di clic.

Con i suoi nuovi spazi su Instagram e Facebook, ‘Il Corriere dell’Italianità’ mantiene intatto il proposito di posizionarsi come rivista d’eccellenza sull’italianità e diventare operatore di riferimento per la produzione e lo scambio di contenuti, informazioni e idee su temi rilevanti, per dare vita a una community il più possibile interessata e coinvolta e creare ulteriore valore per lettori e partner.
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