Cosa può fare l’Intelligenza artificiale per aiutare la collaborazione tra Italia e Svizzera?

Se ne è parlato in un convegno organizzato da Ambasciata d’Italia a Berna e Camera di Commercio Italiana per la Svizzera. L’evento a Lugano ha ospitato CEO e manager provenienti dal Ticino e dall’Italia

Ci troviamo davanti alla “rivoluzione Industriale” del nostro millennio e per questo non possiamo farci trovare impreparati.

È questo uno dei messaggi trasferiti alla platea di Manager e CEO Italo svizzeri dai relatori che sono intervenuti all’evento sull’Intelligenza Artificiale organizzato a Lugano dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera in partnership con l’Ambasciata d’Italia a Bernal’Agenzia ICE e con il supporto di Ceresio Investors, Pini Smart engineering, Atc Suisse-Anzani Group, InformatiCH.

È stata proprio la sededi Ceresio Investor, in via della Posta 7, a fare da cornice al convegno trasmesso anche in streaming per rispondere alle numerose richieste di partecipazione. 

Un momento di approfondimento che ha permesso all’ecosistema business ticinese e del nord Italia di capire come sfruttare al meglio le potenzialità dell’AI offerte a tutti i settori produttivi, senza farsi fagocitare da “falsi miti” o dalla paura del futuro.

 Dopo i saluti iniziali, è stato l’Ambasciatore d’Italia a Berna, Gian Lorenzo Cornado, a prendere la parola sottolineando come questi eventi siano indispensabili per mettere in comune esperienze e progettualità, ma anche per sfruttare al meglio le potenzialità legate alla collaborazione tra la Svizzera e l’Italia stessa.
Il Canton Ticino rappresenta infatti il terzo polo dell’innovazione in Svizzera, con Lugano che ne costituisce la “capitale”.

 È stato Fabrizio Macrì, Segretario Generale dalla Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, a sottolineare questo concetto fondamentale, spiegando l’importanza di creare un network di competenze e di mettere in rete le nuove conoscenze per dare vita ad operazioni win-win tra Italia e Svizzera.

 Collaborazione è anche il tema principale per ICE. Il direttore dell’Ufficio ICE di Berna, Samuele Porsia, ha introdotto il tema dell’Italia come “destinazione” per i temi high tech e innovazione.

 Italia e Svizzera accomunate anche dal tema del Valore aggiunto, ben spiegato da Gabriele CorteDirettore Generale di Ceresio Investors. Sono due nazioni che producono beni e servizi di altissima qualità che devono essere veicolati al meglio al mercato e agli stakeholder.

 Proprio in Ticino ha sede l’Istituto Dalle Molle, rappresentato all’evento da Luca Gambardella, Professore e Prorettore Università della Svizzera Italiana che ha spiegato come si parli di intelligenza artificiale dal 1956 e che in questi decenni si sia sempre cercato di creare “macchine capaci di imparare dai dati e di supportare quindi l’Uomo, che sarà sempre al centro di ogni processo decisionale.

Etica e filosofia quindi si incontrano e supportano la comprensione e l’utilizzo più opportuno dell’AI. È stato infine Paolo Pinto, Direttore Sviluppo AI – ATG – Anzani Group, a fare luce sul modo in cui la robotica potrà aiutarci e supportare in tutti i processi del business dalla produzione alla fornitura di servizi.

L’evento, condotto da Marina Bottinelli, Innovation Manager della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, si è chiuso con un momento dedicato alle domande e al networking tra i partecipanti, soddisfatti per aver appreso qualcosa in più circa le soluzioni innovative offerte dall’AI alla filiera produttiva per la gestione dei dati e l’efficientamento della produzione.

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