Ecco la Casa della Sostenibilità dell’Università della Svizzera Italiana ad Airolo

Il nuovo polo formerà studentesse e studenti in un contesto che permette di fare esperienza e di incontrare vari esperti per riflettere su come costruire una società che favorisca la qualità di vita. Oggi e nel futuro

La gestione dei cambiamenti climatici, la tutela della biodiversità, la produzione di energia, i trasporti, il turismo sono tra le grandi sfide del nostro tempo. Per affrontarle al meglio, il Municipio di Airolo e l’Università della Svizzera italiana (USI) hanno voluto creare un luogo di formazione e riflessione sullo sviluppo sostenibile.

Nasce con questo preciso obiettivo la Casa della sostenibilità ad Airolo, inaugurata in questi giorni alla presenza della Rettrice dell’USI Luisa Lambertini, del Presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa, del Sindaco di Airolo Oscar Wolfisberg e del Vicepresidente della Commissione scientifica e didattica della Casa della sostenibilità Massimo Filippini.

Il contesto alpino non è una scelta casuale: le Alpi, e in particolare la regione del San Gottardo, sono un laboratorio privilegiato per osservare in modo diretto e fare esperienza di alcuni dei temi legati alla sostenibilità. Inoltre, gli studenti potranno incontrare esperti di vari settori per riflettere su come costruire una società che favorisca la qualità di vita, sia di oggi sia in futuro.

Le attività didattiche e formative della Casa della sostenibilità sono destinate all’intera comunità USI, così come alle scuole, a gruppi, enti e aziende che desiderano approfondire i temi concernenti la sostenibilità.

La Casa ospiterà anche delle attività de L’ideatorio USI, tra cui il planetario astronomico, e sarà anche la base di partenza delle attività del Servizio sport dell’USI.

All’inaugurazione il Vicepresidente della Commissione scientifica e didattica della Casa della sostenibilità, Massimo Filippini ha sottolineato: “La Casa della sostenibilità è un luogo di formazione e promozione dello sviluppo sostenibile che si basa sull’apprendimento esperienziale. Studentesse e studenti di diverse Facoltà avranno l’occasione di vivere da protagonisti attivi una formazione a contatto diretto con la natura e con realtà economiche e sociali attraverso momenti di sperimentazione, confronto, lavori di gruppo e vita comunitaria”.

La Casa della sostenibilità dell’USI è un progetto che mostra in modo tangibile l’impegno dell’Università della Svizzera italiana per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica…Essa diventa l’antenna più a Nord dell’USI, che si distribuisce così sull’intero territorio cantonale, e funge anche da catalizzatore per l’innovazione e la collaborazione in questo cruciale settore” – ha affermato la Rettrice dell’USI Luisa Lambertini. Che ha sottolineato la continuità dell’impegno dell’Università per la sostenibilità, sottolineando che l’Ateneo ha anche “portato il tema della sostenibilità a livello di Prorettorato per sostenere in maniera strutturata le attività di ricerca, didattiche e di terzo mandato nell’ambito della sostenibilità”.

Ha evidenziato Raffaele De Rosa, Presidente del Consiglio di Stato: “Originariamente quasi esclusivamente turistico, oggi l’Alto Ticino si profila sempre più anche per quanto può offrire come polo scientifico, considerato i vari progetti che vi hanno trovato sede. La Casa della sostenibilità dell’USI si inserisce in una rete che, a seguito della prevista copertura autostradale di Airolo, non potrà che ulteriormente rafforzarsi”.

Il Sindaco di Airolo Oscar Wolfisberg ha ribadito come “la presenza della Casa della sostenibilità è un’opportunità non solo per Airolo, ma per l’intera regione dell’Alta Leventina che potrà essere riconosciuta non più solo come luogo periferico, ma come luogo che contribuisce alla formazione dei giovani e alla ricerca internazionaleUn’operazione che avrà effetti positivi sull’immagine del paese, ma anche sull’indotto in particolare per la ristorazione, i servizi e i commerci locali”.

Durante l’evento Giovanni Pellegri, responsabile della Casa della sostenibilità e docente dei seminari alpini, e Cristina Gianella, coordinatrice della Casa della sostenibilità hanno ribadito il valore educativo del paesaggio alpino e hanno illustrato le attività che animeranno questa sede alpina dell’Università. Ad Airolo, in collaborazione con L’ideatorio USI, antenna regionale della Fondazione Science et Cité, saranno proposti al pubblico e alle scuole un programma di eventi e degli spettacoli nel nuovo planetario astronomico allestito all’interno dell’edificio.

 Gli interventi dei relatori sono stati alternati da immagini e suoni. Il Duo Àmar (Rocío Sánchez Gallego ed Elia Pellegri) ha interpretato due composizioni musicali espressamente create per l’evento.

La realizzazione della Casa della sostenibilità è stata possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Airolo e l’Università della Svizzera italiana, con il sostegno dell’Ufficio cantonale per lo sviluppo economico e la collaborazione con l’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e Valli. Alcuni principali sponsor (BancaStato, AIL e FFS) hanno, infine, sostenuto la Casa permettendo di assicurare qualità e contenuti al progetto.

Continuare
Abbonati per leggere tutto l'articolo
Ricordami