Grammatica e cucina: le parole e le ricette più cercate nel 2023

Piatti e sapori che parlano italiano

di Maria Moreni

Lenticchie, bigoli e scammaro sono stati i protagonisti delle ricette – e per quella che si potrebbe definire la “grammatica culinaria” – che più hanno incuriosito gli italiani nel 2023.

È quanto è emerso dai dati raccolti da Google nel report ‘Un anno di ricerche’, che mettono in risalto gusti, passioni, preparazioni ma anche spunti e ispirazioni, attraverso le parole più cercate sul web dal popolo della Penisola e da chi porta avanti, in Svizzera e nel mondo, la passione per la cultura e la gastronomia tricolori.

Le lenticchie, leguminose originarie del Medio Oriente ricche di proteine e altamente digeribili, sono coltivate da oltre 10.000 anni. Come viene spiegato dagli esperti di Agroscope – Consiglio Federale, Confederazione elvetica, negli ultimi anni, nei Cantoni, è aumentata la superficie dedicata a questa coltura, che supporta bene la siccità. Tuttavia, attualmente, la domanda supera l’offerta interna, indicando così ulteriori margini di crescita e opportunità di sviluppo per il futuro.

Sono indubbiamente versatili, le lenticchie: si possono cuocere al vapore, in umido, nelle zuppe e nelle minestre, fatte in insalata, usate per realizzare hamburger, rotoli, polpette e polpettoni in alternativa alla carne. Come spiega l’esperta Simona Recanatini, i loro germogli, come quelli di ceci, piselli e delle altre leguminose – li trovate nella ricetta che vi proponiamo questo mese – devono essere cotti prima di essere consumati: basta farli saltare in una padella calda con poco olio per qualche minuto.

Per quanto riguarda le altre due posizioni sul podio del report di Google, troviamo due tipiche paste regionali italiani: i bigoli veneti (simili a degli spaghettoni) e lo scammaro, una frittata di pasta (tendenzialmente vermicelli) senza uova, arricchita da olive, capperi e uvetta, diffusa soprattutto in Campania e in Puglia.

Successivamente si piazzano, nell’ordine, gli gnocchi di zucca senza patate, la valdostana, con carne farcita con prosciutto e formaggio di origine austriaca, divenuta uno dei simboli gastronomici della regione Valle d’Aosta, le Tette delle monache, dolce abruzzese tipico della provincia di Chieti. In fondo alla classifica ecco il frappè, la crema di caffè, il calzagatti modenese, con tocchetti di polenta e fagioli fritti, e, decimo, il pesto genovese, con basilico, pinoli, parmigiano reggiano, pecorino, aglio e olio di oliva extravergine.

LA RICETTA

LENTICCHIE IN INSALATA

[Da In salute con semi e germogli, Simona Recanatini, Edizioni Gribaudo]

Ingredienti per 6 bicchierini:

250 g di lenticchie 

2 foglie di alloro 

1 mazzo di asparagi 

2 cipollotti 

olio extravergine di oliva 

2 vasetti di yogurt naturale 

germogli di lenticchie 

menta fresca

sale 

Procedimento

Fate cuocere le lenticchie in acqua bollente salata, insieme alle foglie di alloro (seguite le indicazioni di cottura riportate sulla confezione, che variano a seconda del tipo di lenticchie utilizzate). Quando sono cotte scolatele e tenetele da parte. Cuocete gli asparagi a vapore o sbollentateli in acqua salata. Nel frattempo, in una padella unta con un po’ di olio, fate appassire i cipollotti tagliati a rondelle. Dividete le lenticchie nei bicchierini, aggiungete il cipollotto, gli asparagi tagliati a pezzetti e i germogli di lenticchie. Frullate lo yogurt con qualche fogliolina di menta e un goccio di olio e usate questa salsina per condire la preparazione.

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