«Non abbiamo la bacchetta magica, ma smettere di fumare è più facile con il nostro percorso personalizzato»

Dea Degabriel, medico Capoclinica, Servizio di Medicina Interna dell’Ospedale Regionale di Lugano e Responsabile Ambulatorio di Tabaccologia

Tutti i benefici di una vita senza sigarette. Intervista alla dottoressa Dea Degabriel, medico Capoclinica, Servizio di Medicina Interna e Responsabile Ambulatorio di Tabaccologia dell’Ospedale Regionale di Lugano

Cosa succede se si smette di fumare? Entro 20 minuti diminuiscono la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. Entro poche ore il livello di monossido di carbonio nel sangue si normalizza. Dopo alcune settimane migliorano la funzionalità polmonare e le performance fisiche. Dopo qualche anno si dimezza – fino a diventare pari a quello di un non-fumatore – il rischio di incorrere in un infarto cardiaco o un ictus cerebrale e di sviluppare un tumore, non solo al polmone, ma anche allo stomaco, al pancreas, ai reni, alla vescica ed al collo dell’utero.

È indubbio: smettere di fumare migliora la propria qualità di vita e allunga la durata della propria esistenza. È anche un risparmio economico: con i soldi che si spenderebbero in un anno per acquistare pacchetti di sigarette, ci si potrebbe permettere qualche svago o vacanze in più, un ottimo modo per attenuare lo stress quotidiano. Invece, i rischi per la salute derivanti dal consumo di tabacco sono, o dovrebbero, essere ormai ben noti a tutti:vil consumo di tabacco, infatti, provoca ogni anno oltre 8 milioni di morti (dati rilasciati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità), ma anche un’aumentata incidenza di cancro e di malattie cardio e cerebro vascolari, una riduzione della fertilità e un parto pre-termine per le donne in gravidanza, solo per citarne alcuni.

In occasione della Giornata Mondiale senza tabacco, lo scorso 31 maggio, l’Ente Ospedaliero Cantonale con i suoi Ambulatori di Tabaccologia, in collaborazione con la Lega Polmonare Ticinese, ha dato la possibilità di usufruire di servizi informativi e consulenze personalizzate, dedicate alla disassuefazione da fumo. In generale, presso gli Ambulatori di Tabaccologia degli Ospedali Regionali di Mendrisio, Lugano sede Italiano, di Locarno e Bellinzona è possibile trovare il sostegno per riuscire a liberarsi dal consumo tabagico. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Dea Degabriel, medico Capoclinica, Servizio di Medicina Interna dell’Ospedale Regionale di Lugano e Responsabile Ambulatorio di Tabaccologia sempre presso la stessa struttura.

In che cosa consiste il vostro supporto?
«Il servizio di consulenza in Tabaccologia aiuta le persone a trovare il modo giusto per smettere di fumare secondo le proprie esigenze. Ci rivolgiamo sia a coloro che desiderano porre fine alla dipendenza da nicotina e migliorare la loro qualità di vita, sia a quanti sono ancora indecisi. Al di là di fornire informazioni sulle cause e sui rischi per la salute legati al consumo del tabacco, poniamo soprattutto l’accento sui benefici che si ottengono seguendo un percorso personalizzato di disuassefazione, differente da un individuo a un altro».

Che aiuto può dare la vostra consulenza?
«Chi decide di smettere di fumare viene ascoltato e si trova a confrontarsi con un vero e proprio momento di cambiamento. Con le consultazioni presso di noi, la persona potrà superare le difficoltà che incontrerà, riconoscere le proprie risorse, raggiungere e mantenere la motivazione necessaria».

Cosa vorrebbe dire a chi sta cercando di disassuefarsi dal fumo, ma non ce la fa e non sa bene come fare?
«L’Ambulatorio di Tabaccologia entra in gioco proprio a quel punto, motivando la persona che prova a smettere di fumare e ricordandole, se necessario, che il fatto che magari non riesca a farlo da sola non significa che non possa riuscirci. Spesso, dopo i primi incontri, qualcuno torna da noi dicendo di provare vergogna perché tra una seduta e l’altra non avrebbe fatto nulla. Innanzitutto non c’è nulla di cui vergognarsi. In realtà, poi, approfondendo il discorso con alcune domande specifiche, si capisce che invece sono stati fatti piccoli progressi quotidiani, come, per esempio, non fumare più di notte o aver dimezzato il numero di sigarette di giorno o, ancora, uscire di casa senza portarsi dietro il pacchetto. Noi esperti dell’Ambulatorio siamo proprio lì per chi ha difficoltà. Inoltre, manteniamo il follow-up fino a 12 mesi, gestendo il rischio delle ricadute o le ricadute stesse».

Si parlava di percorso personalizzato, come se fosse un vestito realizzato su misura per qualcuno. Rimanendo nella metafora, come descriverebbe il suo lavoro?
«Alcuni pazienti arrivano e pensano di essere in un atelier e trovare un abito preconfezionato, ma poi capiscono che non è così e che non ho la bacchetta magica. Io, piuttosto, suggerisco loro dei modelli, dei tessuti, delle tecniche di cucito. Loro, poi, tornati a casa, iniziano a lavorare su alcuni pezzi e imbastire il vestito. E sono contenti. A volte non riescono a vedere ciò che hanno realizzato e avvertono frustrazione. Il mio compito, in quei casi, è simile a quello di un sarto che rifinisce il capo che hanno cominciato a fare e glielo mostra. Spesso, comunque, i pazienti mi sorprendono in positivo. Per me è fonte di grande soddisfazione».

I GIOVANI TRA GLI OBIETTIVI PRIMARI

Jocelyne Gianini, MPH, Responsabile servizio promozione e prevenzione della salute respiratoria

Consulenza, assistenza, corsi. Sono molti i servizi offerti dalla Lega Polmonare Ticinese, impegnata in prima linea, insieme all’Ente Ospedaliero Cantonale, a sensibilizzare la gente sulla disassuefazione da fumo. Come ci spiega Jocelyne Gianini, MPH, Responsabile servizio promozione e prevenzione della salute respiratoria, uno dei principali progetti riguarda i ragazzi dai 15 ai 21 anni presso le scuole del territorio: «Facciamo prevenzione e promuoviamo un approccio tra pari, in modo tale che siano i giovani stessi che, dopo una formazione specifica, si confrontino con i loro coetanei e discutano sui rischi rispetto al consumo di tabacco e di altre sostanze». L’iniziativa è realizzata insieme a Radix Svizzera italiana con il sostegno del Servizio di promozione e di valutazione sanitaria del Dipartimento della sanità e della socialità. «Nostro obiettivo è rendere gli adolescenti consapevoli dei pericoli per la salute e della manipolazione dell’industria del tabacco esercitato su di loro con un marketing massiccio, rivolto in particolare a questo target». Anche presso gli ambulatori della Lega Polmonare Ticinese si può usufruire di consulenze e percorsi di disassuefazione da fumo. «La metodologia è la stessa delle strutture dell’Ente Ospedaliero Cantonale: è importante essere allineati e avere modelli comuni di riferimento. Ma non tutte le persone si sentono a proprio agio ad andare in un ospedale. A costoro diamo la possibilità di ricevere un supporto in un contesto non medicalizzato. Il ruolo del tabaccologo è quello di un facilitatore che dà aiuto anche attraverso l’ascolto e la comunicazione».

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