Perché investire in Svizzera

Di Marco Nori, CEO di ISOLFIN

In un periodo di instabilità sociale ed economica come quello che stiamo vivendo al giorno d’oggi, spesso le più grandi preoccupazioni sono concentrate per l’appunto sull’economia, e su come essa possa essere rilanciata. Piccoli e medi investitori sono tra le categorie più a rischio, ed è logico che siano i primi a cercare ogni possibile soluzione per salvaguardare i loro interessi. Un tavolo promettente si trova non molto lontano dall’Italia: uno dei mercati che offrono più opportunità è infatti quello elvetico, e non per via dei rendimenti, che in Svizzera sono in linea con altri paesi europei, ma in una prospettiva di lungo periodo.

“Portare soldi in Svizzera” è stato troppo a lungo interpretato come un procedimento fumoso per nascondere denaro, quando invece la Confederazione offre molteplici occasioni d’investimento altamente remunerativo e alla luce del sole. Per prima cosa la Svizzera è sede di multinazionali che operano nei più disparati settori, da Nestlè a Roche, che nutrono una filiera interna di piccole e medie imprese ad altissimo valore tecnologico e scientifico e ne fanno un polo d’attrazione di talenti da tutto il mondo. Il settore farmaceutico, da solo, ha prodotto 36 miliardi di dollari di export nel 2019, rappresentando più della metà delle esportazioni totali, ed è un settore in pieno sviluppo, avendo raddoppiato il suo volume negli ultimi dieci anni. La Svizzera investe ogni anno circa il 3,1% del proprio PIL in ricerche per l’innovazione e lo sviluppo, uno dei rapporti più alti al mondo, particolarmente nei settori delle biotecnologie, dell’intelligenza artificiale, robotica e dell’industria blockchain. Quest’ultima negli ultimi anni sta suscitando grande interesse da parte delle compagnie finanziarie, interessate a convertire i propri prodotti d’investimento con la tecnologia blockchain perché più sicura e agile da gestire.

In secondo luogo, quello svizzero è un mercato accogliente. Abercombie & Fitch, Armani, Guess, Gucci, Hugo Boss, La Martina, Marni, Michael Kors, Prada, Tom Ford, VF Corp., Zegna, sono solo alcuni nomi che hanno scelto di costruire una base in Ticino approfittando dell’alta qualità dei suoi servizi di logistica, finanza, sviluppo aziendale e controllo qualità. In una parola: servizi. Questi marchi di moda utilizzano la rete svizzera e l’industria finanziaria consolidata come trampolino di lancio per ottimizzare i loro prodotti e investire in tutto il mondo.

Poi ci sono la solidità e l’affidabilità a fare la differenza. Le sue grandi banche d’investimento, l’affidabilità del suo sistema politico e l’accesso immediato alle più grandi organizzazioni internazionale mettono l’imprenditore e l’investitore al riparo (relativamente, sempre relativamente) da eventuali scossoni politici, economici o naturali. In un certo senso è prevedibile, nel senso più positivo del termine, perché offre delle certezze, che sono alla base di qualunque investimento. In un mondo in preda alla crisi economica, la Svizzera resta una delle economie più competitive e promettenti a livello di investimenti.

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