Quando i Vangeli incontrano l’arte

Il volume “Vangeli. Pellegrini di Speranza” raccontano questo connubio storico, ispirandosi al motto scelto da papa Francesco per contrassegnare il Giubileo del 2025. Disponibili solo 200 esemplari

Foto: una parte della copertina del libro “Vangeli. Pellegrini di Speranza”. Il volto del Cristo è di Giuliano Vangi

Giovedì 5 ottobre, alle ore 18, presso la Galleria del Primaticcio di Palazzo Firenze (Piazza di Firenze, 27 – Roma), sarà presentato in anteprima assoluta il volume “Vangeli. Pellegrini di Speranza (Opera edizioni, 2023).

Interverranno all’evento gli autori dei saggi della pubblicazione, lo storico Andrea Riccardi e lo storico dell’arte Alessandro Masi, rispettivamente Presidente e Segretario generale della Società Dante Alighieri, con Alessandro Zuccari, professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università Sapienza di Roma, e Fabio Lazzari, direttore artistico di Opera edizioni.

Pellegrini di speranza allude al motto scelto da papa Francesco per contrassegnare l’imminente Giubileo del 2025.

Introdotto da una prefazione del cardinal José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, il libro affianca ai quattro testi dei Vangeli canonici, trascritti nella versione ufficiale del 2008 a cura della CEI, una rassegna dei più intensi capolavori della storia dell’arte di tutti i tempi a questi ispirati.

Sono 126 le opere scelte per illustrare le vicende evangeliche attraverso lo sguardo di maestri quali Giotto, Masaccio, Piero della Francesca, Botticelli, Mantegna, Bellini, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Lotto, Pontormo, Veronese, Tintoretto, Caravaggio, Reni, Tiepolo e molti altri.

Ultima Cena, Leonardo

«La Bibbia rappresenta una sorta di “atlante iconografico”, un “cantiere di simboli”, un ricettacolo di storie, un armadio pieno di personaggi», si legge nella prefazione del cardinal Tolentino. I Vangeli hanno arricchito il racconto testamentario imbevendolo di profonda umanità, ma alla luce della certezza nella natura divina di Cristo.

«Quella narrata per mezzo dei Vangeli è un esempio di tante singole complesse unità che nel loro insieme formano un unico grande mosaico – scrive Alessandro Masi -, unità di frammenti di contenuto che nello spazio legano simboli e parabole, avvertimenti e insegnamenti, dottrina chiara e dottrina velata, teoria e pratica, ascesi e mistica del Verbo». 

Ultima Cena, Giotto

La pubblicazione ricostruisce il precoce incontro tra le pagine evangeliche e l’arte, seguendo i successivi sviluppi di questa feconda relazione. Dalle prime testimonianze a cavallo tra I e II secolo d. C. arrivando ai nostri giorni, pittori, scultori, incisori, illustratori non hanno mai smesso di attingere ai Vangeli come fonte per le proprie mirabili rappresentazioni.

Il libro si conclude con le riflessioni di Andrea Riccardi intorno all’icona, definita «miracolo di fede», e su quello che le immagini sacre possano significare agli occhi dei contemporanei: «Che cosa hanno trovato i cristiani nelle icone e che cosa continuano a trovare? Certamente l’icona in Occidente non è stata avvertita solo come un oggetto artistico, ma come un frutto di un’antica tradizione, i cui canoni e la cui spiritualità non sono posseduti dal cristiano occidentale che, di fronte ad essa, prova lo stupore per una bellezza che parla di Dio». 

Stampato in 200 esemplari numerati, il volume Vangeli. Pellegrini di speranza è stato concepito come un prezioso scrigno di spiritualità e di bellezza, alla cui realizzazione hanno collaborato artigiani specializzati e il noto maestro Giuliano Vangi, autore del Volto di Cristo in copertina.

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