Sommelier…che passione!

Recentemente ho conseguito il Diploma Associativo di Sommelier con l’ASP (Association Suisse des sommeliers professionels), concludendo un percorso che ho seguito dal settembre del 2017, e vorrei condividere con voi questa esperienza.

Comincerei con lo spiegare cos’è un sommelier. Quando pensiamo a questo termine ci viene subito in mente la figura che troviamo nei grandi ristoranti e nelle cantine, ma l’origine del nome non ha niente a che vedere con questo. Infatti il nome Sommelier deriva dalla parola francese “Saumalier, sauma” (bestie da soma) e lier (legare) e nell’ insieme significa “conduttore di bestie da soma”. Ai tempi di Napoleone i soldati legavano le botti di vino alle bestie per portarle in guerra e il sommelier era la figura incaricata a controllarle durante il viaggio. Durante questi lunghi spostamenti il sommelier doveva provare il vino per assicurarsi della sua qualità, diventando di conseguenza un assaggiatore. Gradualmente poi negli anni è diventato una figura professionale, che oltre ad assaggiare il vino è incaricato della sua presentazione, servizio e abbinamento. Un bravo sommelier deve conoscere questo prodotto in tutte le sue sfaccettature: dalla produzione della vite alla lettura di un’analisi organolettica, per poi arrivare ad essere capace di comunicare e spiegarlo in modo accattivante e poetico.

Ma torniamo al percorso accademico e pratico che si compiere per avvalersi di questo titolo. In Svizzera per ottenere il diploma associativo gli aspiranti sommelier devo partecipare ad un corso diviso in 3 moduli. Il primo modulo si concentra sull’assaggio, dunque l’analisi organolettica, sulla produzione e crescita della vite e su tutte le nozioni base per produrre questo delizioso nettare. Il secondo modulo si concentra sulla conoscenza delle zone vitivinicole del mondo e delle specialità che ogni paese propone, ed infine il terzo modulo sull’abbinamento cibo-vino. Al termine di ogni modulo si tiene un esame scritto per certificare le conoscenze apprese. Al termine del terzo modulo oltre allo scritto c’è un orale, con una prova di servizio e abbinamento.

Questo è il percorso per ottenere il Diploma associativo ASP (equivalente del certificato AIS Italiano), mentre se si punta in alto (obiettivo ideale per chi piace sudare sui libri, la sottoscritta) si può procedere con l’esame federale Svizzero, nel quale le stesse nozioni vengono testate in modo più approfondito.

Per partecipare all’esame federale, che si tiene a Weggis presso la sede di Hotel & Gastro Formation, si deve scrivere un lavoro di progetto (stile business plan), quindi passare un esame di economia aziendale e di marketing. Una volta arrivati a Weggis, l’esame è composto da una prova di accoglienza, consulenza, vendita, servizio e degustazione, un caso pratico in cui si devono presentare delle zone vitivinicole ed infine l’esposizione del lavoro di progetto.

Insomma, un percorso lungo e difficile. Starete sicuramente pensando che potrei fermarmi qui, e tutti i torti non ve li do… ma onestamente fino ad ora è stata un’esperienza fantastica. Il mondo del vino è molto coinvolgente ed esercita notevole fascino. È un percorso che consiglio a tutti, sia che siate semplici appassionati oppure lavoriate in questo ambito. Che dire d’altro? Tenetemi i pugni.

 

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