A Carnevale… ogni fritto vale!

Chiacchiere, castagnole e struffoli sono alcuni dei dolci della tradizione italiana di questo periodo dell’anno. All’insegna della bontà e dell’allegria

Le origini del Carnevale risalgono a tempi molto antichi, in particolare ad alcuni popolari riti pagani in uso prima dell’avvento della tradizione cristiana. La festa, infatti, sarebbe nata nell’ambito delle celebrazioni dionisiache in Grecia e dei Saturnali dell’Impero Romano. Si trattava di occasioni in cui era consentito lasciarsi andare a scherzi e a giochi. “Semel in anno licet insanire”, recitava l’antico detto latino.

Ancora oggi, in questo periodo, oltre a balli e travestimenti ci si concede qualche simpatica e allegra trasgressione anche a tavola: ogni regione dello Stivale reinterpreta a suo modo i dolci tipici di questa festa, vivaci e goduriosi, in linea con lo spirito carnevalesco. Di solito queste bontà vengono fritte in abbondante olio bollente per renderle appetitose e croccanti. Ma sono ottime anche quando sono cotte al forno, ottenendo così una versione più “biscottata”, ma anche più leggera.

Le chiacchiere sono le grandi protagoniste del momento. Sono diffuse su tutto il territorio della Penisola e sono conosciute con nomi diversi a seconda delle zone: bugie, sfrappole, galani, asprelle, frappe, lattughe o intrigoni. Gli ingredienti principali sono farina, zucchero, uova, burro e un po’ di vino bianco, grappa, Marsala, brandy o altra componente alcolica.

Le castagnole, la cui forma, come suggerisce il nome, evoca quella delle castagne, sono dei bocconcini profumati e invitanti, con una parte interna morbida e una copertura esterna fragrante, arrotolati nello zucchero semolato o cosparsi di zucchero a velo.

Gli struffoli o strufoli (detti anche cicerchiata o purcedduzzi e, in alcune regioni, per esempio in Campania, associati anche alle Feste natalizie) sono caratteristici del Martedì Grasso, giorno di conclusione del Carnevale. Soffici, dorati e decorati con confetti colorati, sono caratterizzati da un impasto a base di farina, burro, uova, zucchero, succo d’arancia e vanillina.

LA RICETTA

CHIACCHIERE DI CARNEVALE

[Tratta da ‘Le cento migliori ricette di Carnevale’ di Emilia Valli,
Newton Compton Editori]

Ingredienti per 6 persone:

1 uovo e 1 tuorlo

50 g di zucchero

50 g di burro

500 g di farina

vino bianco q.b.

500 g di olio di semi

1 bustina di zucchero vanigliato a velo

sale

PROCEDIMENTO:

Lavorate i 2 tuorli con lo zucchero, rimestando il tutto a lungo, in una ciotola semisferica di medie dimensioni.

Aggiungete alla crema ormai ben omogenea l’albume battuto a neve, un pizzico di sale e il burro fuso (non caldo); poi, spargendola a manciate, incorporatevi tutta la farina, ammorbidendo il preparato con piccole aggiunte di vino.

Lavorate la pasta a lungo; quindi lasciatela riposare coperta per una ventina di minuti.

Trascorso questo tempo, spianatela col mattarello molto sottilmente e ritagliatela a lunghe strisce con una rotella tagliapasta ondulata.

Scaldate l’olio in un tegame da fritture e portatelo a ebollizione. Calatevi le strisce, tre o più alla volta, e fatevele friggere.

Raccoglietele, appena dorate; asciugatele brevemente su carta assorbente; poi disponetele su di un vassoio ricoperto d’un tovagliolo e cospargetele di zucchero vanigliato a velo.

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