Italia: la digitalizzazione dei Registri dello Stato Civile

Dal 31 ottobre gli Uffici dello stato civile di 5 comuni pilota italiani hanno iniziato a registrare e archiviare digitalmente gli atti dello stato civile.

Il progetto prevede la digitalizzazione dei registri dello stato civile (nascita, matrimonio, unione civile, cittadinanza e morte), con conseguente superamento dei registri cartacei.

Gli atti formati nel nuovo ambiente ANSC potranno essere sottoscritti dai dichiaranti, ove previsto, identificandosi tramite la propria identità digitale SPID o CIECarta d’identità elettronica (alternativamente, per casi particolari o per coloro che fossero sprovvisti di identità digitale, sarà sempre possibile apporre la propria firma autografa).

L’integrazione dei servizi dello stato civile digitale sulla piattaforma ANPR riveste un rilievo centrale e strategico nel processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e costituisce un significativo strumento di semplificazione per i comuni e per i cittadini.

Con l’introduzione su scala nazionale dello stato civile digitale, gli Ufficiali dello Stato Civile potranno disporre di un sistema informatizzato, unico e centrale che renderà gli atti digitali prodotti in un Comune disponibili su tutto il territorio nazionale. Pertanto, il cittadino non dovrà più necessariamente recarsi al Comune che li ha generati per richiedere il rilascio di certificati o estratti.

Quando la totalità dei Comuni avrà aderito e ANSC sarà operativo su tutto il territorio italiano, verranno eliminati centinaia di chilometri di registri cartacei conservati negli archivi comunali con un notevole risparmio in termini di spazio, di denaro pubblico e di tempo impiegato per la ricerca.

Inoltre, grazie all’integrazione dei servizi dello stato civile con ANPR, si avrà un più rapido aggiornamento dei dati anagrafici, a seguito della formazione di atti dello stato civile.

LA SPERIMENTAZIONE ANSC: ECCO I COMUNI INTERESSATI

Rosignano Marittimo, San Lazzaro di Savena, Serravalle Sesia, Tropea, Valeggio sul Mincio sono i primi 5 Comuni italiani che utilizzano i servizi digitali dell’Archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile (ANSC).

Prosegue allo stesso tempo la sperimentazione per 40 comuni che continuano a provare le funzionalità di ANSC producendo atti di stato civile fittizi e che aspirano ad aderire ad ANSC nei prossimi mesi.

L’integrazione dell’ANSC nell’Anagrafe nazionale, di cui è titolare il Ministero dell’interno, viene realizzata da Sogei S.p.A, con il coordinamento tecnico operativo del Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri.

LA TRANSIZIONE DAL VECCHIO SISTEMA CARTACEO AL NUOVO MODELLO DIGITALE: CHE COSA CAMBIA

PRIMA
Gli uffici dello stato civile registrano l’insieme di eventi, dichiarazioni, manifestazioni di volontà e fatti giuridici che costituiscono, modificano o estinguono condizioni e situazioni personali.

Le principali fonti normative che disciplinano la registrazione di eventi sono il codice civile (articoli 449-455) e il D.P.R. 396/2000 (Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile).

Sinora atti, registri e fascicoli di allegati concernenti lo stato civile hanno avuto gestione cartacea, coinvolgendo nel corso del tempo comuni, prefetture e archivi di Stato per gli aspetti di conservazione.

I comuni hanno adottato applicativi locali per supportare l’iter di formazione e registrazione, ma l’intero corpus documentale dello stato civile ha mantenuto forma cartacea.

DOPO
Ogni ufficiale dello stato civile si avvarrà dei servizi resi da ANSC per le attività di formazione, registrazione, consultazione, annotazione e trascrizione di tutti gli eventi di nascita, cittadinanza, matrimonio, unione civile e morte.

La documentazione sarà automaticamente versata dall’ambiente di registrazione e archiviazione all’ambiente di conservazione digitale.

ANSC assicurerà tutte le operazioni di formazione e archiviazione degli atti ex novo.

 Luca Geromin, Sede Centrale INAS

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