Le opere Diego Brambilla in mostra a Zurigo

Con il patrocinio del Consolato generale d’Italia a Zurigo, giovedì scorso è stata inaugurata la mostra fotografica “My first dream” di Diego Brambilla, alla presenza del Console Marco Nobili, rappresentanze consolari di altre nazioni, artisti e un discreto pubblico di interessati. Le opere dell’artista milanese resteranno in esposizione alla Photobastei, Sihlquai 125, Zurigo fino al 20 ottobre prossimo nei seguenti orari: mercoledì – sabato: 12 – 21h / domenica: 12 – 18h.

My First Dream ha vinto il premio Life Framer – World Travelers nel 2019 ed è stato selezionato per svariate competizioni come Voies Off (parte del noto festival di Arles) e il PhotogrVphy Grant. Il progetto è stato esibito più volte a Londra e a Milano, dove è stato esposto alla Fondazione Mudima nel 2018 con un’esibizione personale; ha ricevuto l’attenzione dei media comparendo su svariate riviste come Fisheye Magazin, GUP, Wired (Stati Uniti e Giappone), Dailybest oltre ad esser stato pubblicato nel libretto dell’Opera di Parigi e ad apparire su Rai3, durante un’intervista all’astronauta Paolo Nespoli.

“L’idea di My First Dream – ha sottolineato Brambilla intervenendo all’inaugurazione – è nata alcuni anni fa da una semplice domanda: da dove proviene l’immagine che abbiamo dello spazio?” Aggiungendo subito dopo “Sono pochissime le persone che hanno potuto camminare sulla superficie lunare o andare nello spazio. Certo ci sono varie immagini dell’allunaggio e foto scattate dalla Stazione Spaziale Internazionale. Ma che dire degli altri pianeti? Oppure di viaggi interstellari? Qui dobbiamo guardare piuttosto al ruolo della cinematografia, influenzata, da oltre 50 anni, dai film di fantascienza di Hollywood. Che sono, a conti fatti, prodotti culturali, e che non hanno nulla a che fare con la realtà.”

“Così ho deciso – ha concluso l’artista – di creare la mia ‘personale’ esplorazione dello spazio. Ho acquistato un casco da aviator cinese e un’uniforme dell’esercito britannico: con questi mi sono fatta la mia tuta spaziale. Da quel momento ho iniziato a guardare tutto attorno a me come ad un possibile ‘set’ per la mia ricerca spaziale, che mi ha portato a prestare attenzione anche al granello di sabbia più piccolo”.


Diego Brambilla, artista milanese, dopo un BA in Sociologia (Milano, Università Bicocca), ha completato gli studi magistrali presso il London College of Communication (MA in Fotografia) e attualmente vive e lavora a Zurigo. Il progetto My First Dream – sia un libro fotografico in edizione limitata sia un’esposizione di foto – esplora la percezione della realtà, la sua alterazione e/o costruzione artificiale, inscenando e fotografando tanto esplorazioni spaziali quanto pianeti immaginari.

Continuare
Abbonati per leggere tutto l'articolo
Ricordami