Le superstar del benessere a tavola: l’Italia brilla grazie ai “cibi della nonna”

di Maria Moreni

Negli ultimi anni si parla molto di “superfood”, cioè alimenti considerati particolarmente ricchi di componenti naturali ritenuti importanti per il benessere del nostro organismo. Questi cibi sono spesso associati a proprietà salutari per il corpo e per la mente, spaziando dalla capacità di migliorare l’energia e l’umore a quella di rafforzare la memoria e le difese immunitarie, solo per citare alcuni dei benefici a essi riconosciuti.

Spezie come la curcuma e lo zenzero, ma anche il salmone, il tè verde, le bacche di Goji, i semi di chia, di lino e di canapa, la quinoa, il cavolo nero, e poi, ancora, l’avocado, il cacao, i mirtilli, gli spinaci, le noci, la melagrana sono tutti cibi pieni di vitamine, minerali, antiossidanti e acidi grassi sani.

Un superfood svizzero popolare è l’avena, un cereale molto nutriente. Le fibre solubili da cui è composto, chiamate beta-glucani, sono in grado di ridurre il colesterolo LDL (il cosiddetto “colesterolo cattivo”), riducendo il rischio di malattie cardiovascolari. L’avena, inoltre, ha un basso indice glicemico: viene digerita lentamente e può contribuire a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue.

Dal canto suo, l’Italia può offrire anche i “supercibi della nonna”, che stanno tornando sulle tavole degli abitanti della Penisola grazie all’impegno di molti agricoltori che li stanno salvando dall’estinzione.

Tra di essi, per esempio, figurano le carote viola di Polignano, con elevate quantità di sostanze antiossidanti, la pompia sarda, una sorta di cedro da cui si ricavano oli essenziali utili contro tosse e raffreddore, il mais corvino lombardo, naturalmente privo di glutine, la patata turchesa del Gran Sasso, che contrasta l’invecchiamento, il carciofo moretto di Brisighella, ricco di ferro, povero di zuccheri e con proprietà lassative.

Un superfood tricolore antico, ma sempre attuale? Pane, olio e pomodoro, una combinazione che può essere declinata in tante varianti – dalle classiche bruschette alla tradizionale “pappa” toscana – nonché una combinazione eccellente dal punto di vista nutrizionale, totalmente a base vegetale, adatta praticamente a tutti.

LA RICETTA
Birchermüesli

[Tratta da houseofswitzerland.org – Dipartimento federale degli affari esteri DFAE]

Ingredienti per 1 porzione:

1 cucchiaio di fiocchi d’avena

3 cucchiai di acqua

1 cucchiaio di latte condensato zuccherato

succo di mezzo limone

2–3 mele piccole oppure 1 mela grande

1 cucchiaio di noci tritate

Procedimento

Mettete i fiocchi di avena in una ciotola e copriteli con 3 cucchiai di acqua. Lasciateli in ammollo per 12 ore.

Dopoché i fiocchi d’avena si sono ammorbiditi, aggiungete il latte condensato zuccherato e mescolate bene.

Spremete il succo di mezzo limone.

Grattugiate le mele direttamente nella ciotola, incluse buccia e torsolo.

Aggiungete le noci tritate. Mescolate tutti gli ingredienti fino a ottenere un composto omogeneo.

A questo punto, il Birchermüesli è pronto per essere servito. Potete gustarlo così com’è o lasciarlo riposare in frigorifero per un’ora o due per permettere ai sapori di svilupparsi ulteriormente. Prima di servirlo, se gradite potete guarnire il Birchermüesli con frutta fresca a pezzi.

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