Viaggio nella storia dello sport svizzero in TV

Momenti sportivi indimenticabili da rivivere grazie agli Archivi SSR

di Giorgia Reclari Giampà

Foto: Clay Regazzoni vince il GP di Monza nel 1970. Fotogramma da un servizio andato in onda nella trasmissione “Obiettivo sport” dell’allora TSI

Gli eventi e i personaggi che hanno fatto la storia dello sport in Svizzera saranno protagonisti degli imperdibili filmati provenienti dagli Archivi della SSR nell’evento “Viaggio nella storia dello sport svizzero in TV”, in programma giovedì 30 novembre 2023 alle 18.30 al Liceo Artistico di Zurigo. La serata, gratuita e aperta al pubblico, è organizzata dalla SSR Svizzera italiana CORSI e si inserisce nella rassegna Zurigo in italiano.

Parteciperanno Theo Mäusli, esperto di archivi presso la direzione generale SSR e già responsabile degli Archivi della RSI, insieme ad alcuni rappresentanti dei Dipartimenti sport della RSI e delle altre unità aziendali.

L’evento rappresenta un’affascinante occasione per rivivere (o scoprire) momenti e personaggi sportivi svizzeri degli anni e dei decenni passati, ma è anche un importante occasione di valorizzazione dell’immenso patrimonio custodito negli Archivi del servizio pubblico dei media.

La partecipazione alla serata è libera, ma è consigliata l’iscrizione. Sul sito www.ssr-corsi.ch maggiori informazioni e la possibilità di iscriversi.

Una creatività senza limiti

La valorizzazione e l’accessibilità del patrimonio custodito negli archivi radiotelevisivi sono prioritari, perché la preservazione non ha valore senza la condivisione. Ne è convinto Brecht Declercq, da inizio anno responsabile degli Archivi della RSI.
“L’archivio – spiega in un’intervista pubblicata dalla SSR Svizzera italiana CORSI – può contribuire attivamente alla missione pubblica della radiotelevisione. Abbiamo la vocazione di servire il nostro pubblico e la creatività nel riutilizzo dei contenuti non deve conoscere limiti. Intendiamo sviluppare una strategia che integra tutte le singole iniziative attive sul territorio, come per esempio le serate della SSR.CORSI o i totem RSI. Ci sono diverse iniziative, tutte bellissime, ma manca una strategia in cui inserirle, che permetta di avere una visione d’insieme e di individuare eventuali ambiti di sviluppo integrato”.

Per Declercq una modalità di valorizzazione non ne esclude un’altra, bisogna individuare quella migliore per raggiungere i diversi tipi di pubblico. “Magari investire in una serata che raggiunge 100-200 persone può apparire limitato e poco “redditizio” (per esempio se il nostro target è il mondo scolastico, che conta migliaia di insegnanti), ma è invece la formula ideale per raggiungere le piccole comunità e instaurare un rapporto più stretto grazie alle immagini del passato”.

Conferenza mondiale a Locarno

L’affascinante mondo degli archivi è di grande attualità ed è stato al centro anche della conferenza mondiale dell’«International Federation of Television Archives» tenutasi dal 17 al 20 ottobre scorsi a Locarno.

La SSR, tra gli enti organizzatori, ha accompagnato la conferenza mondiale con un convegno pubblico sui propri archivi: «Gli archivi della SSR, beni culturali sotto il segno degli algoritmi», consacrato all’archiviazione e alla digitalizzazione professionali dei beni culturali audiovisivi svizzeri. Era presente anche la SSR Svizzera italiana CORSI, da sempre molto legata alla tematica della valorizzazione degli archivi del servizio pubblico dei media.

Un patrimonio e disposizione di tutti

Nei suoi archivi, la SSR conserva circa due milioni di ore di trasmissioni radiotelevisive delle sue unità aziendali. Le registrazioni risalgono fino agli anni ’30 e costituiscono una parte importante dell’organizzazione dei palinsesti. Consentono inoltre di richiamare alla memoria eventi e personalità del passato e coadiuvano la ricerca nell’acquisizione di nuove conoscenze.  

Dal 2016 la SSR è per legge tenuta non solo a conservare i propri archivi radiotelevisivi, ma anche a garantirne la più ampia diffusione possibile. Negli ultimi 20 anni, la SSR ha proceduto progressivamente alla digitalizzazione dei documenti, in collaborazione con la Fonoteca Nazionale Svizzera, l’associazione Memoriave le fondazioni della SSR per la conservazione del patrimonio culturale (Fonsart, Kulturerbe SRF, Patrimonio culturale RSI).

I contenuti degli archivi sono messi a disposizione attraverso siti, trasmissioni alla radio o in televisione, installazioni ed eventi, nonché offerte sui social media.

Ci sono anche le piattaforme Play delle unità aziendali e dal 2017 la SSR mette a disposizione di programmatrici, programmatori e designer una selezione di metadati digitali e contenuti, mentre da giugno 2019 le giornaliste e i giornalisti delle aziende mediatiche svizzere hanno la possibilità di effettuare ricerche negli archivi della SSR.
Dallo stesso anno, grazie alla collaborazione con Memoriav e con l’Accademia svizzera delle scienze umane e sociali, è possibile effettuare la ricerca nell’intero patrimonio audiovisivo attraverso la piattaforma gratuita e di libero accesso Memobase

Continuare
Abbonati per leggere tutto l'articolo
Ricordami