Settembre rappresenta, da lungo tempo, il mese della ripresa dopo le vacanze estive. Ed ecco, spigolando fra “eccellenze eno-gastro- nomiche”

Bollicine ed amarone, dalla letteratura alle “rosse”
Autori sia di fama internazionale sia emergenti, e un numeroso pubblico, hanno potuto sia brindare con lo SPUMANTE GARDA DOC all’even- to inaugurale del FESTIVALLET- TERATURA di Mantova, in piazza Sordello, dove poi – per l’intera durata del Festival – è stato allestito un gazebo, aperto al pubblico dall’aperitivo prepranzo a quello pre-cena. “Letteratura ed enologia, un binomio nella cui potenzialità crediamo profondamente” – ha asserito Luciano Piona, presidente del Consorzio Garda DOC.

Ma riecco le bollicine (e non solo!) “firmate” Arneri a Monza, dove l’Automobile Club d’Italia ha festeggiato i 90 anni del GP d’Italia con i piloti del GP che vi si è svolto, com’è tradizione. Qui Giancarlo Arneri ha consegnato, proprio a ciascun pilota, una magnum del rosso della Valpolicella, di buon auspicio per la vittoria (raccomandando caldamente di non gustarlo prima delle gare, ma centellinarlo a casa, nei periodi di sosta!). Ed il Team ha poi trionfato, potendo brindare col Prosecco bio. “I nostri vini sono stati già stappati dai Grandi della Terra, ora dai grandidellaF1”, ha osservato Arneri.

Dalla Lombardia al Veneto

Due grandi manifestazioni, inoltre, hanno accolto un ultra numeroso pubblico sul Garda, ovvero, a Cavaion Veronese, dove si è svolta la due giorni “Wardagarda”, Festival dell’olio Garda DOP e dei prodotti di eccellenza del territorio veneto, oltre a quelli del Consorzio Tutela Grana Padano. Manifestazione, questa, aperta con la conferenza “Olio Gar- da DOP: lo conosci veramente? Nei libri, al ristorante, in TV”. Conferenza alla quale hanno preso parte l’illustre storico e docente universi- tario Gian Maria Varanini, lo chef Alessandro Borghese, i ristoratori Paolo Forello e Michele Gottardelli; moderatore: Luigi Caricato, direttore della rivista “Olio Officina”. Inoltre, nella due giorni è stato allestito un mercatino dove è stato possibile acquistare i prodotti DOP e IGP veneti, e degustare – oltre all’olio – vini dei Consorzi Chiaretto di Bardolino DOC e Garda DOC.

Pochi giorni dopo, ecco “4 Passi fra gli Olivi e le Vigne del Garda”, gara podistica organizzata dal Frantoio Fratelli Turri assieme a FIASP. Nata come gara non competitiva dedicata a Giancarlo Turri, fondatore dell’azienda di famiglia nel 1951, la “4 Passi” si è snodata su due per- corsi: il primo, di 6 km, prevalente- mente pianeggiante, fra vigneti, oliveti e aziende agricole; il secondo, pensato per i più sportivi, conduce al monte San Michele, dove si gode una vista eccezionale sul lago, da

Sirmione a sud, a Punta San Virgilio a nord.
“Non si tratta soltanto di un mo- mento di sport – ha spiegato Laura Turri, presidente del Consorzio Olio Garda DOP, e titolare del fran- toio assieme ai fratelli Mario, Luisa e Giovanni – ma anche di un’occasione per riscoprire le bellezze dell’entroterra gardesano, dove vigne ed oliveti disegnano e contraddistinguono da secoli il paesaggio. Anche gli introi (strette stradine di ciottoli di origine medioevale che contraddistinguono il centro storico, gli oliveti e le vigne di Cavaion vero- nese n.d.r,) vengono segnalati da cartelli posti lungo i due percorsi. Il memorial nasce perché mio padre, Giancarlo, non è stato soltanto un imprenditore dell’olio extra vergine di oliva, ma anche un campione regionale di corsa podistica, legatissi- mo a questo territorio”.

…dal Veneto alla Toscana

Anzi, dal Giappone alla Toscana! Con una storia poco conosciuta, ma interessante. Storia che parte dal Giappone, appunto, nel 1937, con la nascita di Hideyuki Miyakawa che – indubbiamente intraprenden- te, vivace e ricco di curiosità – dopo varie peripezie arriva a Roma nel settembre del ‘60, all’inizio delle Olimpiadi.

Qui, tramite l’Ambasciata Giapponese, riesce a prendere contatti col giornale nipponico “Car Graphici”, diventandone corrispondente estero. Eccolo quindi a Torino, al 42° Salone dell’Automobile, dove conosce una giovane studentessa, in partenza per il Giappone: Maria Luisa Bassano. Amore a prima vista. Matrimonio nel ‘62, e – sempre a Torino – conosce Giorgetto Giugiaro, diventandone poi socio nell’Italdesign. Successivamente, lo ritroviamo anche nel mondo motociclistico: e si afferma nei team della Suzuki, e della Yamaha.

Ed ecco che l’intraprendente Hideyuki, nel 1983 – con altre famiglie di varie estrazioni e nazionalità – fa nascere la “Bulichella” a Suvereto, in provincia di Livorno, con un’azienda di agricoltura biologica. E qui, nel ‘92 si trasferisce da Torino, stabilmente, con Maria Luisa ed i sette figli (tre adottati: un italiano, un coreano, un indiano).

Oggi, con i figli e ben 14 nipoti, Hideyuki ha organizzato tre serate tematiche, per far degustare i vini toscani in abbinamento a pietanze della cucina toscana e giapponese. Tre serate che – dopo una visita alla cantina – si sono svolte su “Calici in terrazza”, con la degustazione del rosé “Sol Sera” e del vermentino “Tuscania bianco”; quindi ecco “Bu- lichella in jazz”, con degustazione di “Tuscania bianco” e “Rubino”. Infine, la terza serata è stata dedicata alla selezione dei vini della tenuta con “Alla scoperta dei grandi rossi Bulichella”, come il “Coldipietrerosse”.

Tradizione, novità, culture, internazionalità si sono quindi incontrate in un interessante, e insolito, con- nubio italo-nipponico.

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