Mi manca il calcio, la hit senza confini ai tempi del Covid

Nata da una collaborazione tra Italia e Croazia, una semplice canzone ska è riuscita a diventare un inno al gioco e fare breccia nei cuori non solo di chi ama il pallone.

di Andrea Costarelli e Jacopo C. Buranelli

Toglietemi tutto ma non il mio calcio, o il mio football se la si vuole mettere sull’internazionalità.
Il caposaldo dei weekend di quasi tutta Europa è però venuto a mancare causa corona virus, trascinandosi dietro una marea di polemiche sulla necessità o meno di forzare mano e tempi per il rientro in campo dei campioni della pedata.

A provare a mettere un po’ di buon umore a tifosi, sportivi ed addetti ai lavori, ci ha pensato Ermanno Fabbri, virtuoso musicista milanese, che ha sfornato in questi giorni il singolo a tutto ritmo Mi manca il calcio. Un simpatico grido di dolore che accomuna tanti in questi giorni duri senza la palla che rotola, indipendentemente dai colori del tifo o dagli spalti. Anche i bambini e i loro pomeriggi, per esempio.

Fabbri canta le liriche di Ivo Scepanovic in una fortunata collaborazione a quattro mani senza confini, partita dall’Italia fino a portare Mirta Surjak, la star della televisione nazionale croata, a essere protagonista del videoclip ufficiale.

“Mi manca il calcio” non è però solo la fotografia di questi ultimi mesi nell’universo della Serie A. Le sue note e parole nascondono, nemmeno troppo,  la voglia di ritorno alla normalità a 360 gradi e la necessità del gioco a tutti i suoi livelli. Come conferma Fabbri:

“Il calcio e lo sport in generale sono i migliori antistress al mondo. La natura del gioco stesso – continua il chitarrista milanese – nasce come forma di eliminazione della tensione e per rafforzare i legami sociali”.

Nell’attesa dunque di veder nuovamente scendere in campo Leo Messi e soci non ci resta che mettere a tutto volume questa spontanea hit estiva. Le note dai balconi sono arrivate alle orecchie degli amici Croati. Basteranno pochissimi ascolti per avere il suo ritornello in testa. Molto a lungo se l’attesa dovesse sfortunatamente protrarsi e lo sport dovesse rimanere bloccato, con la voglia di tifare.

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