Nanni Moretti compie 70 anni. E ci fa un regalo

Il cineasta, famoso per i suoi film ricchi di idee, spesso veri atti politici, si prepara a firmare la sua prima regia teatrale con ‘Diari d’amore’. Il debutto a Torino il 9 ottobre

Foto: Diari d’amore, Nanni Moretti. Ph: Alberto Novelli

Il 19 agosto 2023 il regista, produttore e interprete Nanni Moretti compirà 70 anni.

Il cineasta, infatti, è nato a Brunico (Bolzano) il 19 agosto 1953. I suoi genitori, in quel momento, si trovavano in Trentino-Alto Adige per una vacanza. È poi cresciuto a Roma.

Negli anni Settanta, dopo essere stato ungiocatore della Nazionale italiana di pallanuoto -una passione che ritroveremo nel suo film ‘Palombella rossa’ del 1989-, terminati gli studi al liceo classico, l’artista ha messo in vendita la sua collezione di francobolli per comprare una cinepresa Super8, cominciando, di lì a poco, a girare alcuni corti, tra cui ‘La sconfitta’, realizzato a soli vent’anni.

I riscontri non sono stati immediati e sono arrivati solo qualche anno dopo, con ‘Come parli frate?’ (1974) e ‘Io sono un autarchico’ (1976) che ha avuto una distribuzione nazionale.

La svolta c’è stata nel 1978 con ‘Ecce Bombo’, con l’indimenticabile protagonista Michele Apicella, interpretato dallo stesso Moretti. Il film cult è tornato nelle sale in versione restaurata nel 2006. Alcune battute sono diventate dei veri e propri tormentoni: “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” e “Vedo gente, mi muovo, conosco, faccio cose”.   

Nel 1981 il personaggio di Apicella è ricomparso in ‘Sogni d’oro’ (1981), che quell’anno ha ottenuto il riconoscimento speciale della giuria al Festival del cinema di Venezia. A febbraio 2023 CSC – Cineteca Nazionale ha partecipato alla 73esima Berlinale, nella sezione ‘Berlinale Classics’, con il restauro in anteprima mondiale di questa pellicola di Moretti.

Per l’occasione il regista, che ha sottolineato la “competenza, attenzione e impegno” dell’opera della CSC, ha raccontato: “Il film fu prodotto dalla Gaumont Italia e ricordo nitidamente i ragazzi della ‘scuola Gaumont’ che venivano a curiosare sul set: ora sono affermati registi, produttori, montatori, direttori della fotografia”.

Dopo un altro grande successo come ‘Bianca’ (1983), a Berlino, nel 1986, il cineasta ha vinto l’Orso d’Argento con ‘La messa è finita’ (1985), con, tra gli altri, Piera Degli Esposti – scomparsa nell’agosto 2021 – Remo Remotti, Laura Morante, Alessandro Haber.

Ha ricordato Moretti: “Presidente della giuria era Gina Lollobrigida, che consegnando l’Orso d’Oro al film ‘Stamheim’ disse: ‘I was against’ (‘Io ero contraria’, ndr) …”.

Sempre nel 1986 il regista, insieme ad Angelo Barbagallo, ha fondato la casa Sacher Film, che ha prodotto ‘Notte italiana’ (1987) di Carlo Mazzacurati, ‘Domani accadrà’ (1988) e ‘Il portaborse’ (1991) di Daniele Luchetti e ‘La seconda volta’ (1995) di Mimmo Calopresti.

Intanto Moretti è tornato dietro la macchina da presa: dopo il già citato ‘Palombella rossa’ del 1989, nelle sale sono stati proiettati ‘Caro diario’ (1993, Miglior regia a Cannes 1994) e ‘Aprile’ (1998).

Nel 1991, poi, l’artista ha acquistato nella Capitale una sala cinematografica inaugurando il Nuovo Sacher, che dal 1996 ospita ogni anno una rassegna di cortometraggi di emergenti. Il suo impegno politico e sociale lo ha portato anche a realizzare il documentario ‘La Cosa’ (1989) e il film collettivo ‘L’unico paese al mondo’ (1994).

Con ‘La stanza del figlio’ (2001) Moretti ha vinto la Palma d’oro a Cannes, ottenendo anche il David di Donatello per il miglior film, la miglior attrice protagonista (Laura Morante) e le migliori musiche (di Nicola Piovani).

 Nel 2006 ha scritto, diretto e interpretato ‘Il Caimano’ che ha ottenuto 6 David di Donatello e 2 Nastri d’argento. Nel 2007 ha recitato per Antonello Grimaldi in ‘Caos calmo’ (di cui ha co-firmato la sceneggiatura), dal libro di Sandro Veronesi.

Nell’ultimo decennio sono usciti ‘Habemus Papam’ (2011), in cui il regista, come ha spiegato lui stesso, intendeva affrontare la fragilità e il senso di inadeguatezza di un cardinale eletto a pontefice, nell’ambito di una commedia; ‘Mia madre’ (2015), sulla storia di una regista di successo (Margherita Buy, Moretti interpreta il fratello), con una vita privata disastrosa; ‘Tre piani’ (2021), ispirato al Eshkol Nevo, con storie e drammi familiari che si intrecciano in una stessa palazzina di Roma.

Dopo aver recitato nel 2022 ha recitato nel film di Francesca Archibugi ‘Il colibrì’ (tratto dal romanzo di Veronesi, Premio Strega 2023), Moretti ha diretto, prodotto, scritto e interpretato ‘Il sol dell’avvenire’, in cui ha riproposto i temi a lui più cari: il cinema, il rapporto di coppia, il conflitto tra generazioni (la pellicola è stata candidata a Cannes 76).

A breve Moretti esordirà come regista nel teatro di prosa. Dirigerà infatti ‘Diari d’amore’, un dittico composto da due atti unici di Natalia Ginzburg, ‘Dialogo’ e ‘Fragola e Panna’. L’opera debutterà in prima nazionale al Carignano di Torino, il 9 ottobre, inaugurando la Stagione 2023/24 del Teatro Stabile di Torino e sarà in tournée fino a giugno 2024 nei maggiori teatri italiani e francesi.

Tra gli interpreti dello spettacolo – che sarà realizzato grazie a una coproduzione internazionale in cui è coinvolto anche il centro culturale Lac Lugano oltre ad altre istituzioni italiane e francesi) – figurano Valerio Binasco (che è anche direttore artistico del Teatro Stabile di Torino e profondo conoscitore del teatro della Ginzburg), Daria Deflorian, Alessia Giuliani, Arianna Pozzoli, Giorgia Senesi.

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